Rafael Leao, leader tecnico e numero 10 del Milan, ha raccontato un aneddoto su Ibra e del proprio rapporto con Ismael Bennacer

Era un CagliariMilan del gennaio 2020 e coincideva con il nuovo esordio, il secondo, di Ibrahimovic con la maglia rossonera sulle spalle, pochi giorni dopo l’annuncio della seconda avventura a Milano. Il fenomeno svedese, sin dai primi allenamenti a Milanello, sembrava già aver calcisticamente adottato Rafael Leao quale compagno più talentuoso dell’intera rosa a disposizione di Pioli. Molti sostenitori e addetti ai lavori, avevano indicato proprio in Ibra l’uomo in grado di esaltare le caratteristiche tecniche del portoghese, che si erano intraviste, sì, ma in maniera troppo discontinua anche per alcuni limiti caratteriali.

Quella specifica partita di Cagliari, terminò proprio 2-0, grazie alle reti del nuovo tandem d’attacco rossonero. Da quel momento, Leao e Ibra si sono rivelati decisivi per la risalita del Diavolo fino alla vetta Tricolore, agguantata nel 2022. In attesa di scoprire se potranno tornare a collaborare, con lo svedese in veste di dirigente e col portoghese di leader tecnico imprescindibile per la squadra rossonera, Leao ha sottolineato l’importanza di Ibrahimovic nella propria crescita professionale:

Quando sbagliavo, mi prendeva da parte e mi spiegava tutto, su questioni tecniche e dettagli. Quando facevo bene, non mi diceva nulla. È stato importantissimo per me e per tutti gli altri. Mi ha aiutato tantissimo, esattamente come Bennacer, che ritengo un fratello per l’importanza che riveste per me. Non vedo l’ora che torni in campo per aiutarci: è fondamentale. Non c’è un episodio in particolare, ma è proprio il modo in cui si comporta nei miei confronti”, ha confessato nel podcast19F al fianco di Kean.

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