Lazio Lotito – Dopo la pausa nazionale, la Serie A è pronta a tornare in campo. La Lazio affronterà l’Atalanta di Gasperini in un banco di prova in portante per la corsa alla Champions League. Il presidente biancoceleste Claudio Lotito è stato protagonista di un’intervista rilasciata alle pagine del Corriere dello Sport. Di seguito le sue dichiarazioni:

I trofei vinti.
“La Lazio dopo la Juve è quella che ha vinto più di tutti. Lo sport è basato sul merito, sullo spirito di sacrificio, su valori che sono fondanti nella società civile e che noi applichiamo quotidianamente. Per questo la Lazio viene considerata una società modello. Conta quello che lasci”. 

Milinkovic Savic.
Ho rifiutato offerte considerevoli che nessuno avrebbe rifiutato. 110 milioni per Milinkovic? Siete informati in difetto. Ci sono testimoni oculari che hanno fatto da tramite. Parliamo di cifre superiori”. 

Come vede la squadra?
“Un presidente come me prova a creare un ambiente che renda i calciatori orgogliosi e legati alla maglia. Abbiamo uno dei migliori centri sportivi nel mondo. Questo è l’elemento materiale, poi c’è quello psicologico. Se sei determinato ottieni i risultati. Quando hai la necessità di dimostrare, vai a 300 km/h. Più importante la macchina o il guidatore? Entrambi lo sono. Bisogna essere coscienti delle proprie potenzialità, ma anche umili. Alla squadra manca un po’ il carattere del presidente per fare il salto”.

Arrabbiato?
“Sono un po’ arrabbiato, perchè convinto che la squadra possa dare di più. Se uno riceve deve anche dare. Se ho dato un Ferrari a Inzaghi? Non lo posso dire io, parlano i fatti. Io penso che la Lazio possa competere alla pari con tutte. Il fatto di aver vincere la Supercoppa contro la Juve e l’Inter lo dimostra. Io il mio lavoro l’ho fatto, poi sul campo non ci vado io. Se ci andassi io otterremo altri risultati”. 

Lazio Lotito – Com’è stato pensato il mercato?
“Bisognava cambiare qualcosa e abbiamo acquistato dei giocatori. Poi però la formazione non la faccio io. Non mi permetto di interferire in queste cose come hanno fatto altri miei colleghi. Sono convinto che questi giocatori faranno molto bene. Correa veniva visto da me come un grande calciatore, inizialmente ha faticato, ma poi si è dimostrato per quello che è”.

Il mancato accesso alla Champions contro l’Inter.
“Faccio un discorso tecnico: voi l’avreste fatto giocare de Vrij?” – “Io no” – gli rispondono in studio. “Appunto”, risponde il presidente. Io ho visto la partita, se vedi il primo tempo c’è stato un episodio dove siamo stati fortunati. E quello doveva essere un campanello d’allarme. Nella vita bisogna avere anche buonsenso. Le responsabilità di quella partita con l’Inter sono di tutti, ma in primis le mie perché l’ho consentito. Avrei dovuto intervenire. Io non l’avrei fatto giocare, abbiamo perso la partita per de Vrij. Lo staff mi ha detto che lui era un grande professionista, io da parte mia avevo detto che non avrebbe dovuto giocare, ma non ho obbligato nessuno”. 

Lazio Lotito – L’obiettivo.
“Gli stipendi si sono alzati rispetto all’inizio, perchè abbiamo voluto valorizzare i nostri giocatori. Quindi anche per questo devono scendere in campo e dare di più. Ci sono diritti e doveri, e questa deve essere la stagione dei doveri. I diritti sono finiti. Chiedo quindi i risultati”. 

Il prossimo avversario è l’Atalanta.
“Hanno un’ottima organizzazione. Percassi è una persona che sa fare calcio, il suo vantaggio è di farlo in una città meno oppressiva di Roma. Questa è la piazza più difficile di tutto il calcio italiano. Però sicuramente i meriti sono tanti e hanno portato grandi risultati. Hanno più fame della Lazio, si vede in campo e nell’atteggiamento”. 

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