La Lazio vicinissima a Castellanos – Dopo il corteggiamento delle ultime settimane, Valentín El Taty Castellanos sarebbe a un passo dal vestire la maglia biancoceleste: come riportato da Gianluca Di Marzio, la dirigenza laziale avrebbe raggiunto l’accordo con l’argentino di proprietà nel New York City reduce da una grande stagione nel Girona, in Liga.
Lazio, accordo raggiunto per Castellanos: si può chiudere a breve
La Lazio vicinissima a Castellanos – Non c’è ancora la chiusura ufficiale della trattativa, ma siamo ai dettagli: la fumata bianca potrebbe arrivare in giornata, sulla base di 15 milioni di euro + bonus – che farebbero arrivare la cifra totale dell’affare a 20 milioni – che andrebbero nelle casse del New York City. Oltre a Castellanos, la Lazio aveva sondato altri profili – Marcos Leonardo del Santos, Mikautadze del Metz e Amdouni del Basilea – ma la scelta definitiva è ricaduta sul classe ’98 argentino , reduce da 14 gol in Liga e da uno storico poker contro il Real Madrid, che piaceva anche ai portoghesi del Benfica.
La Lazio vicinissima a Castellanos – Cresciuto nel Barrio Santa Ana di Guaymallén, in provincia di Mendoza, all’età di 5 anni El Taty è stato scoperto da Leopoldo Luque, compianto attaccante campione del mondo nel 1978. Dopo alcuni provini andati male con River Plate e Lanús, l’esordio in Prima Squadra nel campionato regionale mendocino per Castellanos è arrivato a 15 anni con la maglia del Club Leonardo Murialdo. Dopo 3 settimane di prova, nel 2015 il classe 1998 ha firmato con la U de Chile.
La svolta della sua carriera però è arrivata in Uruguay, al Torque. Con l’acquisizione della società da parte del City Group, Castellanos nel 2018 si è trasferito in MLS, al New York City per raccogliere l’eredità di David Villa. 58 gol in 133 presenze nelle 4 stagioni nel campionato statunitense, del quale è stato anche il capocannoniere: numeri e prestazioni che gli sono valse la convocazione dell’Argentina Sub-23 che prese parte al Pre-Olimpico in Colombia nel 2020, dove però era un’alternativa a Gaich e Julián Álvarez.
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