Koulibaly Napoli: l’ex centrale del Napoli si è soffermato sull’addio agli azzurri e sul presente vissuto dalla squadra di Spalletti.
Otto anni vissuti nel Golfo in maniera intensa, per un’esperienza che gli ha completamente cambiato la carriera. Napoli e Kalidou Koulibaly, con ogni probabilità, non si dimenticheranno mai l’uno dell’altro, con prestazioni e gol che resteranno indelebili, come quel colpo di testa finito in fondo al sacco della porta difesa da Buffon in quella magica notte di Torino dell’aprile 2018.
Quella stessa sera in cui, il Napoli di Sarri, riuscii a coltivare, seppur per qualche notte, i sogni di gloria Tricolore di una città intera.
Un addio, quello consumatosi nell’ultima sessione di calciomercato, che sembrava presagire la fine di un’era per la società partenopea, considerando le rinunce a veterani dello spogliatoio come lo stesso senegalese, Insigne e Mertens. Una fine, invece, che ha segnato un nuovo inizio, fatto di risultati, gioco spumeggiante e sogni di gloria che tornano a invadere la città.
Koulibaly Napoli: le parole del centrale classe 1991, tra passato e futuro
Intervenuto ai microfoni del Corriere della Sera, Koulibaly sente questi risultati anche suoi, figli di un progetto lanciato dal vecchio corso partenopeo: “Sono fiero dei miei ex compagni, tanto da sentirli spesso. Nello spogliatoio del Chelsea parlo continuamente della mia esperienza vissuta a Napoli. Dovessero vincere lo Scudetto, lo sentirò un po’ anche mio! Mi è dispiaciuto andar via, ma era il momento giusto per farlo. Di certo, non potevo andare alla Juve, per rispetto verso i miei ex tifosi. Credo molto nel destino ed ero sicuro di dover prendere un’altra strada: il mio progetto a Napoli era finito, ma le emozioni restano esattamente le stesse, come se fossero anche mie. Magari, a fine carriera, potrei tornare per fare il dirigente, chissà…”.
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