[df-subtitle]Il difensore Kjaer torna in Italia per la terza volta[/df-subtitle]

Terza volta in Italia per Simon Kjaer. Il danese arrivò per la prima volta nel nostro paese nel 2008 quando fu acquistato dal Palermo, che lo prelevò dal Midtjylland. Poi, in mezzo alla sua esperienza al Wolfsburg, nel 2011 arrivò un prestito annuale alla Roma.

Ora, a trent’anni compiuti, il centrale difensivo è stato acquistato da qualche giorno dall’Atalanta in seguito alla rescissione contrattuale di Martin Skrtel. Arriva dal Siviglia ed è molto carico per la sua nuova esperienza in nerazzurro. Questo e non solo lo ha raccontato in un’intervista esclusiva concessa a Goal nel ritiro della nazionale danese. Andiamo a scoprire le sue dichiarazioni.

Le parole di Kjaer

Il classe ’89 si è detto felicissimo di tornare nel Belpaese:È un sogno per me tornare in Italia e non sto esagerando. Questo è il paese dove tutto è iniziato per me, a Palermo, qualche anno dopo sono andato alla Roma in prestito annuale dal Wolfsburg e ho sempre detto al mio agente, Mikkel Beck, che un giorno mi sarebbe piaciuto tornare in Italia. Adoro il paese: la cultura, le persone, il cibo, il calcio che è un ottimo mix di passione tattica. Mia moglie ed io abbiamo persino scelto di sposarci in Italia, questo ti fa capire tutto“.

Al Siviglia non era incedibile:È stata un’estate turbolenta, con un nuovo direttore sportivo e un nuovo allenatore, ma anche con una squadra completamente nuova. Quando abbiamo iniziato il precampionato c’erano sette difensori centrali. Il mio agente e io ci siamo trovati con Monchi e siamo stati tutti d’accordo sul fatto che se fosse apparsa una buona soluzione sia per il Siviglia che per me stesso, ne avremmo parlato. Il Siviglia non ha esercitato pressioni su di me per trovare un altro club, toccava a me decidere. Lopetegui è venuto da me dicendomi che voleva tenermi e utilizzarmi e quindi mi aspettavo di rimanere a Siviglia, ero pronto a cogliere l’occasione. Sono sicuro che l’allenatore avrebbe mantenuto la sua parola, ma poi è apparsa improvvisamente l’Atalanta“.

La nuova esperienza italiana

Entusiasmo anche per questa nuova esperienza:Ho saputo dell’interesse dell’Atalanta sabato mattina in macchina con la mia famiglia e poi tutto è accaduto molto rapidamente. Questa era esattamente quell’opportunità unica che poteva farmi lasciare il Siviglia. L’Atalanta è un club ben organizzato, gioca un calcio molto bello e nella scorsa stagione ha segnato più di tutti in Serie A. Mi sento pronto per questa sfida, dopo aver disputato la stagione migliore della mia carriera a partire dai Mondiali. Personalmente è un’opportunità fantastica per me“.

Attesa anche per le notti europee:Le partite europee sono sempre speciali, così come lo è affrontare le inglesi. Il Manchester City è la favorita del gruppo, ma vediamo cosa potremo fare. È sempre una grande gioia nel calcio potersi misurare con i migliori al mondo, non importa se è col tuo club o con la tua nazionale. Non vedo l’ora di affrontare questa sfida ma anche di tornare in Serie A. Dalla mia prima stagione a Palermo ho fatto tesoro della passione e dello stile del calcio italiano. Direi che ho acquisito le mie capacità come difensore nel modo italiano di difendere, che sicuramente mi ha plasmato come giocatore. Non vedo l’ora di tornare a casa nel calcio italiano. E ‘casa’ è esattamente quello che provo per l’Italia.

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