A metà del secondo tempo di Napoli-Juventus, finale di Coppa Italia, ho deciso di spegnere il televisore. Non perché fossi particolarmente a disagio con il risultato che si stava maturando, quanto per l’incapacità di resistere al terribile effetto che quello spettacolo (?) stava sortendo su di me. Noia, noia e ancora noia, come succede guardando la Juventus da diversi mesi a questa parte – seconda meta di stagione 2018/19, con Allegri, compresa.

Allora ho deciso di prendere un libro (per la cronaca “Il lato oscuro dell’anima” di Joe R. Lansdale) e mettermi alle spalle l’orribile spettacolo della finale di Coppa Italia “Coca Cola”.

Gattuso: tanti complimenti!

Prima di lanciarmi in qualsiasi tipo di invettiva nei confronti della Juventus di Sarri, di Paratici, di Ronaldo e Dybala apro una piccola parentesi per fare i complimenti invece a quello che è il Napoli di Gattuso. Successo meritato – seppure ai rigori – e primo trofeo in cassaforte per un allenatore tanto stimato come persona quanto spesso molto criticato, perché secondo alcuni soloni “incapace di dare un gioco e un’identità alle sue squadre”.
Senza voler ulteriormente addentrarmi nei meriti di Gattuso e del suo lavoro a Napoli eccomi a spendere invece due parole su quella che è la situazione – imbarazzante – in casa Juventus.

Sarri un piano B?

In estate si era parlato di Guardiola nonostante l’affare fosse stato dato per fatto da molti, o fosse stato etichettato come bugia colossale da altri. La Juventus a un certo punto se ne uscì con Maurizio Sarri. Da molti considerato una specie di piano B.

Il tifo – e la critica – juventino si divise subito: tra l’entusiasmo di vedere una squadra giocare bene “dopo anni di allegrismo” si ripeteva, e chi invece aveva forti dubbi sulle capacità di un allenatore bravissimo per carità, ma poco avvezzo a certe situazioni come quelle che si sarebbero poi create da lì ai mesi successivi – vedi gestione di giocatori importanti, vedi l’incapacità di trovare un piano B al suo stile di gioco fatto di esasperante possesso, contro squadre chiuse; vedi l’incapacità di trasmettere a questa squadra le sue idee di gioco, per altro considerate, anche da me, rivoluzionarie (quanto era bello da vedere il suo Napoli?).

Juventus quante difficoltà

E i mesi successivi che tipo di Juventus ci hanno dato? Incerta in difesa a inizio stagione. Completamente abulica dopo. La Juventus di Sarri sembra la prosecuzione dell’orrenda Juventus di Allegri vista da gennaio 2019 in avanti. Una squadra incapace di dominare le partite (fanno eccezione alcune partite in Champions e il match contro l’Inter forse il punto più alto della gestione Sarri), di ribaltarle, senza fame, senza capacità nell’esaltare il singolo. Una Juventus brutta dalla testa ai piedi, una Juventus sbagliata e tutta da rifare.

Correre ai ripari è necessario, ma aspettiamo ancora la fine della stagione con un campionato ancora da giocare e un ritorno di Champions League. Che arriva a mesi di distanza da una partita tremendamente sciatta come quella giocata contro il Lione.

Non regge la scusa che si rientrava in campo dopo mesi di lockdown a causa della pandemia; in Germania succede lo stesso eppure il Bayern corre. In Inghilterra si è tornati in campo e il Manchester City ha fatto festa contro l’Arsenal e visto che queste sono le squadre a cui la Juventus dovrebbe guardare in stagione anche per l’obiettivo Champions, allora capiamo come da prima del Covid19 a dopo non è cambiato nulla.

I giocatori sono peggiorati, tutti, nessuno escluso. Splendida eccezione Bentancur, giocatore che però non è quello che ti fa fare il salto di qualità. Ronaldo irriconoscibile, Dybala abulico, Pjanic in calo, Higuain un fantasma, Costa discontinuo, Bernardeschi ormai preso di mira e completamente involuto. E poi tanti inadeguati a un progetto importante come quello che avrebbe la Juventus in testa: Danilo, Rabiot, Ramsey su tutti.

E quindi chi dovrebbe pagare? Il tifoso con il fegato marcio che non aspetta altro che insultare e criticare? Quello ci pensa già da solo e l’idea di passare un anno senza vittorie lo fa impazzire. Abituati troppo bene, verrebbe da dire. La dirigenza? Fabio Paratici deve essere messo in discussione: un dovere. Perché chi sbaglia paga e come pagheranno Sarri – verrà riconfermato a fine stagione? Appare difficile al momento. Come pagheranno alcuni giocatori – Ramsey, Rabiot, Douglas Costa sembrano già sul piede di partenza – chi ha costruito questa squadra sicuramente dovrà rendere conto dei tanti errori fatti in chiave di mercato.

E in quello di certo non si può imputare la colpa a Sarri, ad Allegri, ai muscoli di Costa, alle finte di Bernardeschi, alla scarsa vena di Dybala e Ronaldo, alla forma (in tutti i sensi) di Higuain. Una squadra, ripetiamo, tutta sbagliata, tutta da rifare. Ok, forse è presto per un processo di questo genere, ma almeno quello che si può chiedere pensando al futuro e di rivedere alcune scelte che vengono fatte in fase di costruzione della squadra. Cercare giocatori adatti a un progetto e a un allenatore, potrebbe essere un buon inizio.

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