Quando Maurizio Sarri ha lasciato Napoli per volare a Londra sponda Chelsea, la sua prima richiesta ai Blues è stato l’acquisto di Jorginho. Il centrocampista brasiliano, naturalizzato italiano, è arrivato alla corte di Abramovic per 60 milioni di euro più bonus. La qualità di Jorginho è nota, ma le sue prestazioni altalenanti hanno scatenato la reazione dei tifosi del Chelsea, che definiscono Jorginho il “golden boy” di Sarri.
Raggiunto dal The Sun, è stato lo stesso centrocampista a rispondere alle critiche ricevute. Queste le sue parole sul mister, sul rapporto con i compagni e sulla stagione del Chelsea.
“Io golden boy di Sarri? No, sono un giocatore normale. Non voglio essere speciale. Tutti dicono che sono il suo preferito? Semplicemente voglio dimostrare perchè al mister piace come gioco. Con Sarri abbiamo una relazione tra professionisti. Non esco con lui e tantomeno vado a cena a casa sua come dicono. Proprio come fa con tutti, il mister mi spiega cosa vuole che io faccia in campo e cerco di fare il meglio per la mia squadra. Accetto le opinioni dei nostri tifosi, questo mi dà forza, ma non le condivido. Possono pensare ciò che vogliono, ma io lavoro sodo per ripagarli sul campo”.
L’arrivo in Italia e l’arrivo in Inghilterra.
“È stato difficile trasferirsi in Italia così giovane. Non hai molta esperienza di vita, lasci la tua famiglia e tutto il resto per andare in un altro paese e in un’altra cultura. Venire in Inghilterra dall’Italia è difficile, ma hai già qualche anno di esperienza in più, hai già una famiglia. Penso sia difficile lasciare tutto quando si è piccoli. Sentivo la pressione, ma era diverso. Ero giovane, adesso sono un uomo e riesco ad affrontarla meglio“.
Il gioco di Sarri sembra avere difficoltà in Premier.
“Può funzionare in Inghilterra. Ma penso anche che sia normale che ci sia bisogno di tempo per tutti per imparare cosa fare. È normale e ci vuole tempo. Anche Pep Guardiola ha avuto problemi nel suo primo anno, quindi perché non dovrebbe avere problemi anche Sarri?”.