INZAGHI – Filippo Inzaghi, allenatore del Benevento ha trascorso una mezz’ora in collegamento Sky Sport in occasione del format #CasaSkySport. Queste le sue dichiarazioni:
“In questo momento parlare di calcio è difficile per quello che si sente in giro. Abbiamo tutti fatto un passo Indietro rispetto alla salute, ora la priorità più grande. Quando tutto finirà, noi vogliamo ricominciare a giocare: sento tanti discorsi ma la cosa più limpida, più giusta è quello di tornare a giocare e finire quello che abbiamo fatto, anche per evitare equivoci o che qualcuno subisca dei danni“.
Inzaghi ribadisce: “Siamo pronti a giocare a giugno, luglio… vogliamo finire questo campionato. Forse, il calcio in altri modi perderebbe non due mesi, due anni e si passerebbe al Tribunale con qualche società scomparsa. Tutto questo al di là della mia questione personale, parlo per il bene del sistema e per la regolarità del campionato, oltre che per i sacrifici di tutti“.
Inzaghi allenatore: “Devo sempre crescere, aggiornarmi. Io mi diverto molto, chiaro che giocatori e società forti ti aiutano. Mi sono preso delle soddisfazioni, qualche delusione e non avevo bisogno di stare a casa così per capire che tutto questo mi manca. Sapevo a cosa andavo in contro, però sapevo che poi mi sarei ritagliato delle soddisfazioni. Vincere praticamente il campionato di Serie B a febbraio mi ha reso molto orgoglioso“.
Sulla Juventus e Milan: “Esperienze stupende, normale che il Milan ha segnato la mia carriera, quindici anni. Non dimentico anche Piacenza, Bergamo… Il Milan è stato qualcosa di unico ma tutte le squadre mi hanno dato qualcosa“.
Il Presidente Vigorito: “Ha voluto parlare con me e il mio staff dopo quindici giorni di allenamento. Voleva ringraziarci per il lavoro svolto, mi piacciono i presidenti che vogliono vedere quello che stiamo facendo senza giudicare. Non è scontato…“
Sul fratello Simone e la Lazio: “E’ un allenatore moderno, unisce il farsi voler bene a quando essere duro. Se lo merita, è un ragazzo serio. Vedere la Lazio è uno spettacolo, Immobile è il più forte“.
Il calciatore più forte con il quale Inzaghi ha giocato: “Difficile, ho avuto Maldini-Nesta, poi Pirlo-Gattuso-Ambrosini-Seedorf… se devo fare un nome, mi viene in mente la partita di Atene e dico Kakà, con lui abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Insieme a Shevchenko erano attaccanti formidabili. E Ibrahimovic“.
Un allenatore al quale ispirarsi: “Cagni mi ha insegnato tanto, anche se sembrava duro. Come allenarsi, come nutrirsi… anche se ho avuto dalla famiglia insegnamenti preziosi. Con Ancelotti ho vinto tanto, è un gestore di uomini straordinario“.
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