Inter, parla Eriksen: “E’ stata dura all’inizio, ma non volevo scappare da Milano”

Un giocatore che nell’Inter di Conte ha finalmente trovato uno spazio è Christian Eriksen. Il danese, adattatosi al ruolo di mezzala, si è messo a disposizione delle esigenze del suo allenatore, che inizialmente non riusciva a trovargli una collocazione in campo. Questo processo ha ampiamente pagato, infatti il numero 24 è ora punto di riferimento del centrocampo nerazzurro.

INTER, ERIKSEN PARLA DEL SUO PERCORSO IN NERAZZURRO

Lo stesso Eriksen ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di “Sport Tv2”, ripercorrendo in lungo e in largo la sua avventura all’Inter. A partire dalla scorsa stagione, quella che l’ha visto nella prima parte vestire la maglia del Tottenham e poi a gennaio trasferirsi a Milano.

Queste le sue parole, riportate da tuttomercatoweb:

“E’ stata la più dura e impegnativa stagione della mia carriera. E’ stato come andare su e giù continuamente, ma ora mi sento di essere in grande ripresa”.

Poi prosegue, parlando del suo possibile trasferimento, che lo avrebbe portato lontano dalla città:

“Non volevo scappare, volevo davvero lottare per il mio posto e l’ho sempre fatto. Ero sicuro che se fosse arrivata la mia occasione, probabilmente, avrei provato a coglierla. È stato mentalmente difficile. Sono venuto all’Inter per giocare a calcio e quando non ti è permesso farlo è fastidioso. Fuori dal campo è stato assolutamente fantastico. Milano è una bella città e la famiglia sta bene. È stato solo sul campo che mancava qualcosa. Essere un giocatore dell’Inter è sempre stato bello ma, ovviamente, il momento più bello è poter giocare di più. Sto vivendo un momento bellissimo, sono stato bravo a isolarmi e concentrarmi. Per un numero incredibile di giorni, dopo l’allenamento e le partite, mi sono allenato di più. Un calcio di punizione, un tiro in porta, avevo la possibilità di allenarmi di più perché non giocavo molto”.

Inter, parla Eriksen

Ha poi risposto alla domanda sulla punizione segnata nei minuti di recupero durante il derby di Coppa Italia:

“Sono stato un po’ fortunato, ma si è trattato di un nuovo inizio, la gente ha iniziato a guardarmi con occhi diversi. Sono migliorato di partita in partita e sono contento che le cose siano andate così. Penso che quella punizione mi abbia aiutato tanto, ha aiutato il modo in cui le persone guardavano le cose dall’esterno e ho avuto la prova che posso ancora giocare bene a calcio e che posso anche calciare una punizione se c’è l’opportunità. È fantastico che sia stato in grado di mettermi alla prova, ma sento ancora che ci sono molte cose che posso dimostrare. Mi sento ancora come se ci fossero molte cose dentro di me. Ho scoperto quanto va veloce il calcio, lo vivo davvero giorno per giorno. Ora vediamo come va e cosa porta il futuro”.

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