Da diverse settimane, a Napoli, il pubblico lamenta uno spazio limitato che la propria squadra del cuore riceve sui media nazionali. A fronte di un inizio di stagione stratosferico (primato in Serie A, primato in Champions League, qualificazione agli ottavi di finale già raggiunta), non corrisponderebbe un adeguato risalto sui mezzi di comunicazione nostrani.

E’ proprio così? Sì, certo. Ma non a causa di teorie complottistiche degne del senso di accerchiamento costantemente presente da queste parti. Per farla breve, è abbastanza singolare immaginare una riunione di redazione all’interno della quale il Direttore di testata o un qualsiasi redattore possa dire qualcosa tipo: “Oggi minimizziamo la vittoria del Napoli!” oppure “Facciamo finta che non abbia vinto!”.

Il Napoli sui media nazionali: poche copertine, meglio così

Molto più semplicemente, la commercializzazione dei media pone al vertice delle scelte editoriali il principale pubblico di riferimento, ossia quello maggiormente pagante. Sia chiaro, non è una critica nei confronti delle legittime scelte di redazione.

Si tratta, piuttosto, di una constatazione: la logica del profitto prevede che bisogna portare punti (fruitori) a casa. E così, se un quotidiano sportivo nazionale vende il maggior numero di copie a Milano accade che in prima pagina finiranno Milan, Inter, Juventus. Se viene letto a Torino, in prima finiranno a caratteri cubitali Juventus e Torino.

Lo stesso discorso vale per le televisioni: dove vengono sottoscritti il maggior numero degli abbonamenti e qual è il rapporto tra questi numeri e le statistiche del tifo in Italia? Le scalette, probabilmente, saranno costruite cercando di “accontentare” il principale target.

Il Napoli sui media nazionali: poche copertine, meglio così

Il nostro terreno d’analisi è quello calcistico. La notiziabilità – intesa come l’attitudine di un evento a essere trasformato in notizia – ha subito una trasformazione radicale a causa delle logiche commerciali. Se conta principalmente il profitto, l’agenda setting viene completamente stravolta.

Poco importa se il Napoli vincerà anche le prossime 10 partite di fila: per i media sarà prioritario accontentare sempre il principale pubblico di riferimento.

Sotto infiniti punti di vista, per tutto l’ambiente Napoli, è meglio così.

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