Nessuna squadra italiana finora era riuscita a realizzare ben 13 gol nelle prime tre gare di Champions League: record stabilito dal Napoli di Spalletti dopo le sei reti rifilate all’Ajax. Juventus e Milan erano ferme a quota 10.
LA PARTITA – Notte da incorniciare per la banda guidata dal tecnico di Certaldo, che sotto di un gol dopo 9′ è riuscita a ribaltare la situazione poco dopo la mezzora prima con Raspadori di testa e successivamente con un’incornata questa volta del capitano Di Lorenzo. La pratica era virtualmente chiusa già nei primi 45′ dopo il tris di Zielinski, uscito al termine del primo tempo per un problema muscolare.
Nella ripresa la musica non cambia. Raspadori firma la sua doppietta personale su assist di Anguissa, successivamente Kvaratskhelia prima e Simeone poi fissano il risultato sul tennistico 1-6.
IL NAPOLI DI SPALLETTI – LA CHIAVE TATTICA
Il Napoli è riuscito a tenere il pallino del gioco per quasi tutto il match, riuscendo a palleggiare davanti ad un avversario quasi inerme. Inoltre, la manovra azzurra è risultata spesso decisiva quando doveva ripartire: si andava a creare la superiorità numerica scambiando il pallone con tocchi di prima.
L’assenza di registi offensivi ha sgravato così gli esterni alti di un compito importante, ovvero “ripiegare” all’indietro per prendere palla e far ripartire l’azione.
Kvaratskhelia – sostituto naturale di Insigne – tocca meno palloni ma è più pragmatico. Il centrocampo diventa il vero cuore pulsante della squadra, laddove sia in fase passiva che in quella attiva, i mediani diventano fondamentali per alzare e abbassare il baricentro.
Lobotka detta i ritmi del gioco, Anguissa veste i ruoli dell’interdittore per eccellenza e Zielinski pare un Hamsik versione 2.0, mezzala pura che fa dell’inserimento senza palla la sua arma migliore.
IL NAPOLI DI SPALLETTI – LA ROSA
Tanti “gregari” e nessuna stella che fa capolino ad un gruppo ben amalgamato: anche coloro che subentrano a partita in corso possiedono quella cattiveria agonistica affinché possano lasciare il loro segno nel match.
Mister Spalletti può dormire sogni tranquilli ma non bisogna abbassare la guardia: i momenti negativi arriveranno prima o poi, sarà fondamentale saperli gestire al meglio.
Questa volta lo Scudetto potrebbe non essere solo un sogno, mentre la Champions sta conoscendo un’outsider di lusso…