Il miglior Napoli europeo dell’era De Laurentiis – Sei goal in cinque giorni tra Lazio e Liverpool. Non male per una squadra esclusa, ai nastri di partenza, da ogni specie e sottospecie di griglie. Una squadra accolta da parte dello stesso ambiente napoletano con accentuato scetticismo. Parola d’ordine: “downgrade”.
Il Napoli visto ieri sera al debutto in Champions League con il Liverpool è l’espressione migliore del calcio italiano da oltre un decennio. Presumibilmente non vincerà il trofeo (ma mai dire mai) eppure c’è qualcosa che resterà impresso nell’immaginario collettivo della parte sana del tifo, quella che aspetta di vedere, che vuole osservare, ancor prima di giudicare. Non certo di sputare sentenze, come quella parte di “popolino” menzionata dal direttore sportivo Cristiano Giuntoli fa quotidianamente.
Se il calcio italiano viene visto per qualche attimo in forme diverse nel resto d’Europa, il merito è esclusivamente del Napoli.
Il miglior Napoli europeo dell’era De Laurentiis
Gli azzurri visti ieri contro il Liverpool sono sembrati la miglior squadra dell’era De Laurentiis in campo europeo. Superiori anche al Napoli targato Sarri. Perché puoi dominare per parte della gara anche a Madrid, ma se alla fine perdi resta negli occhi una bellissima illusione; quando domini i vice Campioni d’Europa dall’inizio, gli rifili 4 goal e ne prendi uno per rilassamento, oserei dire, fisiologico dopo la quarta rete, vuol dire che non solo hai idee chiare su sviluppo di gioco e manovra, ma hai anche carattere.
Quel carattere che il gruppo “storico” non riusciva a tirar fuori nei momenti delicati.
Potenzialmente (sarà solo il tempo a dirlo), infatti, i nuovi arrivati potranno sovrastare in termini qualitativi e caratteriali quella struttura che ha rappresentato l’ossatura del Napoli degli ultimi anni.
L’idea di gioco di Spalletti, con un consolidato del 4-3-3, garantisce equilibrio in fase di non possesso e ai singoli di esaltare le proprie caratteristiche nell’armonia dello sviluppo dell’azione. La gestione della rosa, in attesa che tutti trovino la miglior condizione fisica, potrà fare la differenza per il raggiungimento degli obiettivi.
Tocca al mister gestire le risorse: contro lo Spezia, prossimo avversario, sarà fondamentale cercare la stessa intensità vista in Champions League per non incorrere in pericoli, vedi Lecce.