Jonathan Ikonè, esterno alto della Fiorentina, ha pronunciato parole da leader per spingere i viola verso nuovi traguardi

Da possibile flop a certezza della squadra: Jonathan Ikonè, esterno alto prelevato dal Lille a gennaio 2022 per poco più di 14 milioni di euro, ha pronunciato parole da leader con l’obiettivo di spingere i viola verso la conquista dei trofei. Attesi dal complicato impegno a San Siro, contro l’Inter, la squadra di Italiano è alla ricerca del dieci e lode dopo i nove risultati consecutivi conseguiti tra Serie A e Conference League. Il tutto, in attesa di un’occasione più unica che rara di approdare in finale di Coppa Italia, con alle porte la doppia sfida alla Cremonese di Ballardini. Per la Fiorentina, dunque, si profila intriso di impegni ed emozioni, a caccia di quei trofei che mancano in bacheca da troppi anni per una società così importante.

Ikonè: “Fiorentina, facciamo la storia. Sulle critiche dico…”

Intervenuto ai microfoni de Il Tirreno, l’esterno classe 1998 ha suonato la carica all’ambiente viola alla vigilia di un periodo fondamentale per le sorti della stagione. “È il momento di provare a fare la storia: siamo pronti per raggiungere successi che mancano da tempo a questa città. Stiamo vivendo un discreto momento di forma ed è giunto il momento di sfruttare le occasioni che ci siamo creati col lavoro e l’abnegazione. Dobbiamo restare concentrati solo su noi stessi per costruire una bellissima storia. Gli errori del passato devono esserci d’aiuto nel presente per raggiungere gli obiettivi prefissati. Domani saremo ospiti dell’Inter: nella gara d’andata ho realizzato il gol più bello da quando sono qui, anche se non ha portato un risultato positivo. Non conta il bene di un singolo, ma quello del collettivo”.

Sin dall’arrivo a Firenze, Ikonè è stato spesso bersagliato dai detrattori soprattutto per lo scarso apporto in termini realizzativi. Sono tre, infatti, le reti stagionali in quaranta presenze; un dato, comunque, compensato dai sette assist tra Serie A e Conference League. Le critiche, in ogni caso, non hanno minimamente scomposto l’esterno francese: “Ci stanno, fanno parte del gioco. Anzi, penso indichino amore, esattamente come chi esalta le tue qualità, c’è qualcuno che intende spronarti per dare qualcosa in più. Cerco di guardare avanti e prendere il meglio da ogni situazione. Ci sono diverse componenti che contribuiscono a far rendere un giocatore al meglio delle proprie possibilità: tra queste, rientra sicuramente la famiglia. Posso dirmi fortunato anche da questo punto di vista e posso guardare avanti con fiducia”.

 

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