Higuain torna a parlare – Gonzalo Higuain è tornato a parlare e lo ha fatto affidando il suo pensiero ai microfoni di “Espn“. Il “Pipita”, infatti, ha rilasciato una lunga ed intima intervista nella quale ha raccontato un momento molto buio della sua carriera che però, da un lato, gli ha insegnato ad affrontare la vita in maniera decisamente diversa e non soltanto…
Higuain torna a parlare – Queste le sue parole:
“Se mi avessero detto a 6 anni che a 26 anni avrei giocato una finale mondiale, non ci avrei creduto. E mi è successo davvero. La gente non capisce la dimensione di giocare una finale mondiale. Pensano che sia facile ma tutto quello che c’è prima… Si può vincere o perdere ma nessuno cancellerà mai quell’esperienza. Ancora oggi non mi rendo conto di aver giocato una finale mondiale. Dobbiamo dare più valore a questo e non parlare solo del risultato”.
L’argentino ha anche espresso il suo parere su chi dovrebbe occupare la posizione di centravanti nella Nazionale: “Julián Álvarez è la mia debolezza. Ha tutte le qualità per essere un grande nove per tutta la carriera. Lautaro però si è guadagnato con merito la maglia numero 9 della Nazionale, è stato il capocannoniere del ciclo Scaloni fino a quando Messi non lo ha superato”.
Higuain torna a parlare – Il problema degli insulti social: “Il meme, l’accusa e la presa in giro sono ormai naturali. La gente li vede e li usa, sembra che sia normale. Ci sono esempi in ogni casa: i genitori non si rendono conto che i loro figli possono essere vittime o autori di bullismo. Le critiche feroci sono diventate normali, sono all’ordine del giorno. Milioni di persone ne soffrono e non lo comunicano. Ci sono molti bambini che non ne parlano per paura e poi prendono una decisione drastica, quindi bisogna essere più consapevoli.
Al bullismo non viene data l’importanza e l’attenzione che dovrebbe essere data. Il danno è irreparabile, a volte uccide. Penso al tempo che ho perso per colpa di queste cose e vorrei essere d’aiuto per chi le subisce. Mi sembra molto ingiusto aver vissuto 15 anni al top e non aver saputo reagire a momenti in cui ho dovuto chinare la testa di fronte agli insulti e mancanza di rispetto. In questo momento della mia vita non posso più tollerarlo”.
Il momento attuale: “Umanamente sono cresciuto molto grazie alla mia famiglia e ai miei amici. Sono in uno dei momenti più belli della mia vita, me la sto godendo come quando ero bambino, senza pressione”.
Messi in MLS: “Non so cosa farà a giugno. Lui è come Maradona, sarà una sua decisione e se venisse in America sarebbe una rivoluzione straordinaria. Il miglior 9? Benzema e Lewandowski”.