HIBBITT WOLVERHAMPTON TORINO – Manca sempre di meno alla partita di giovedì sera tra Torino e Wolverhampton, valida come gara d’andata di questi play-off di Europa League. Chi avrà la meglio accederà alla fase a gironi. Sarà certamente un doppio confronto che regalerà emozioni, in quanto entrambe le squadre vogliono andare avanti in questa competizione.

I granata hanno finora eliminato gli ungheresi del Debrecen e i bielorussi dello Shakhtyor Soligorsk, mentre gli arancioneri sono prevalsi sui nordirlandesi dei Crusaders e sugli armeni del Pyunik con un doppio 4-0.

HIBBITT WOLVERHAMPTON TORINO – Per la grande occasione di giovedì sera, “Europa Calcio” ha intervistato in esclusiva Kenny Hibbitt, ex centrocampista classe 1951 nonché leggenda dei “wolves“, con cui ha giocato dal 1968 al 1984, salvo una breve parentesi agli americani del Seattle Sounders. Non a caso nel 2011 è entrato a far parte della Hall of Fame del club.

[df-subtitle]Durante questa finestra di calciomercato, il Wolverhampton ha ingaggiato diversi giocatori. Cosa pensa di questa nuova squadra?[/df-subtitle]

Dico che sono arrivati nuovi giocatori indispensabili per rinforzare la squadra, era necessario in chiave Europa League. I “wolves” non giocano trofei continentali dal 1980“.

[df-subtitle]Dalle prime gare stagionali, quali sono state le sue impressioni?[/df-subtitle]

Ora la squadra è solida per essere in grado di poter fare rotazioni e far riposare i giocatori quando ne hanno bisogno. Si giocano più partite di prima e, come dicevo prima, quindi era necessario aggiungere nuovi innesti. La rosa comunque mi sembra più forte e completa. Ho visto solo il match contro il Leicester (0-0 finale, ndr) e ho avuto buone sensazioni. Avrebbero dovuto vincere, ma forse tutti quei viaggi in Europa hanno condizionato la resistenza in campo di alcuni giocatori“.

[df-subtitle]Cosa pensa invece del lavoro svolto finaora dal manager Nuno?[/df-subtitle]

In così poco tempo ha svolto un lavoro magnifico. Due anni fa ha avuto una grande lungimiranza assieme alla società e ora i risultati stanno dando ragione. L’obiettivo è arrivare a competere con le grandi squadre di Premier League e giocare la Champions. Credo che sia possibile, in quanto la proprietà ha sempre sostenuto il manager“.

[df-subtitle]Il Wolverhampton, grazie al lavoro del potente agente, era definito “la squadra di Mendes”. Concorda con questo epiteto?[/df-subtitle]

Non sono d’accordo. Servivano nuovi giocatori per rinforzare la squadra, e Mendes ha aiutato anche in passato alcuni club, qui poi ha svolto un ottimo lavoro. Inoltre lo stesso Nuno si fida molto di lui”.

[df-subtitle]Uno dei giocatori nuovi è il “nostro” Patrick Cutrone. Cosa pensa di lui? Come giocherà in questo sistema di Nuno?[/df-subtitle]

L’ho visto giocare per la prima volta pochi giorni fa contro il Leicester, quando era entrato in campo negli ultimi quindici minuti. Ma sembra forte e lavora sodo. Entrerà a piccoli passi nel gioco dei “wolves”, ma solo il tempo dirà se qui avrà successo oppure no“.

[df-subtitle]Più in generale, che realtà è il Wolverhampton?[/df-subtitle]

Il club ha grandi ambizioni ed è in crescita, le cose sembrano più luminose che mai per il futuro. E anche i tifosi se ne stanno accorgendo: la scorsa partita erano presenti 30.000 spettatori per tutte le partite in casa. Non era mai successo prima“.

[df-subtitle]Lei è anche nella Hall of Fame del club. Cosa significa questo prestigioso riconoscimento?[/df-subtitle]

E’ stato uno dei momenti più salienti della mia carriera. Ho trascorso lì 16 anni e ho giocato più di 550 partite. Ho ancora un grande affetto per il club. I “wolves” hanno attraversato diversi momenti difficili a metà degli anni ’80, ma ora sono tornati al top e finalmente si vede la luce in fondo a un lungo tunnel“.

[df-subtitle]L’avversario di giovedì sarà il Torino. Si è fatto un’idea dei granata?[/df-subtitle]

Devo essere sincero e ti dico che, ancora prima di guardare i loro canali social assieme a mia moglie, non li conoscevo molto. Ricordo che negli anni ’70, quando andammo a Torino a giocare contro la Juventus, il grande John Charles ci disse che anche il Torino era una buona squadra e parlò in generale bene dell’ambiente granata. La rosa di Mazzarri sembra comunque valida, quindi sarà una partita difficile per entrambe le contendenti. I “wolves” giocheranno lunedì contro il Manchester United, partita difficile che toglierà inevitabilmente energie per giovedì sera. Per cui per Nuno potrebbe essere necessario apportare delle modifiche“.

[df-subtitle]Qui in Italia diciamo tutti che il Torino è stato sfortunato ad aver incontrato il Wolverhampton. E’ lo stesso anche in Inghilterra?[/df-subtitle]

Il Wolverhampton avrà grande rispetto del Torino, e i tifosi sono entusiasti di affrontare una squadra italiana così popolare, non vedono l’ora“.

[df-subtitle]Che tipo di doppia sfida sarà?[/df-subtitle]

Prevarrà la squadra che avrà più energia nelle gambe. Ovviamente il mio cuore è dalla parte dei “wolves”“.

 

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