GIUSEPPE AQUARO SU CALHANOGLU – Nove assist tra campionato e coppe e sei reti realizzate finora. Hakan Calhanoglu è sicuramente uno dei trascinatori del Milan in questo inizio di stagione; calatosi nel ruolo di regista offensivo, il numero 10 rossonero rappresenta un valore imprescindibile nello scacchiere tattico del tecnico Pioli.

Il suo rendimento stagionale ha attirato l’attenzione di alcuni club europei, su tutti Juventus e Atletico Madrid; l’accordo sul rinnovo di contratto con il Milan tarda ad arrivare e i due club potrebbero approfittarne per tentare un’offensiva importante.

Dal canto suo, però, il club rossonero sta facendo di tutto per trattenere il fantasista turco: l’ultima offerta è di 3,5 milioni annui fino al 2024 più bonus. Potrebbero esserci novità positive sotto questo punto di vista già nelle prossime ore.

In esclusiva ai microfoni di EuropaCalcio.it è intervenuto Giuseppe Aquaro, difensore classe ’83; nell’annata 2011-12 Giuseppe Aquaro è stato compagno di squadra di un giovanissimo Hakan Calhanoglu, che muoveva i primi passi nel mondo del calcio professionistico con la maglia del Karlsruhe, in Zwelte Liga.

Nella stagione 2011-12 sei stato compagno di squadra di Hakan Calhanoglu, appena diciassettenne. Che tipo di calciatore era all’epoca?

“In quella stagione Hakan fu aggregato alla prima squadra durante il mercato di gennaio dall’under 19; aveva 17 anni e noi eravamo in piena zona retrocessione. La società decise di puntare su di lui, in Italia non sarebbe mai successa una cosa del genere. Aveva già una grandissima tecnica e un tiro pazzesco”.

Già in quell’annata si riuscivano a intravedere le qualità di Calhanoglu?

“Assolutamente sì, era alla prima esperienza in una prima squadra e per altro non in una situazione facilissima. Abbiamo apprezzato molto la sua voglia di fare e la personalità che aveva a 17 anni, oltre alle qualità tecniche”.

Che rapporto avevi con lui?

“Rapporto normale tra compagni di squadra che non andava oltre il calcio, sicuramente per la differenza di età”.

Credi che il Milan rappresenti l’ambiente giusto per Calhanoglu?

“Mi auguro che Hakan possa rimanere al Milan, la società sta creando qualcosa di speciale con molti giovani. L’ambiente rossonero gli potrà trasmettere quella giusta esperienza per crescere ancora. Inoltre, avere Ibra come compagno di squadra potrebbe fargli fare il salto di qualità”.

Come giudichi la tua esperienza nel calcio cinese?

“La mia esperienza in Cina è stata fantastica, sono riuscito a viaggiare molto con il calcio e ho conosciuto una cultura differente dalla nostra. Ci ritornerei volentieri”.

Presente e futuro di Giuseppe Aquaro.

“Ho 37 anni e ancora voglia di giocare. Finisco la carriera vicino casa in provincia di Taranto in una squadra di eccellenza, sperando di ritornare presto sul campo; per colpa della pandemia siamo tutti purtroppo un po’ vincolati. Per il futuro è tutto ancora da vedere, non ho ancora bene in mente cosa fare da grande”.

 

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