Il tecnico del Milan Gennaro Gattuso ha parlato nella classica conferenza stampa pre-partita in vista del match di domani sera alle ore 20.30 a San Siro contro la Lazio, un autentico spareggio Champions. Ecco le sue parole.
Sui tifosi: “E’ un dovere per noi mandare a casa felici i tifosi. Ho letto che a San Siro ci sono stati più di due milioni di tifosi: è un numero incredibile, c’è entusiasmo. Come dico sempre, dobbiamo però essere bravi noi. I 60.000 sono una responsabilità per noi, dobbiamo farli gasare”.
Sulla Lazio: “E’ una squadra che assomiglia alla Juventus, sono molto fisici e riempiono bene il campo. Domani non basta saper giocare solo bene, servono cattiveria agonistica e voglia. Dovremo riuscire a giocare a calcio nel miglior modo possibile, senza dimenticarci che, da quando io sono allenatore, abbiamo sempre fatto fatica contro la Lazio, a livello tecnico ma anche fisico. Vorrei rivedere la prestazione offerta contro la Juventus, senza gli errori. Dobbiamo credere in quello che facciamo”.
Sulla designazione di Rocchi: “Perfetto, è una garanzia. E’ un arbitro internazionale da diverso tempo, ma solo in Italia facciamo questi discorsi. Non dobbiamo avere paura della malafede degli arbitri, dobbiamo giocare e rispettare il loro lavoro. Io non ho parlato degli arbitri. Non dev’essere un alibi“.
Sugli infortunati: “Donnarumma settimana prossima dovrebbe essere dei nostri. Paquetà sta migliorando tantissimo, domani correrà sulla sabbia. Vedremo settimana prossima come starà”.
Sul protagonista del finale di stagione: “La squadra. Certo, mi piacerebbe rivedere il Suso delle prime 10-15 partite. Vorrei rivedere la sua qualità, anche se contro la Juve ha fatto vedere qualcosa”.
Su possibili novità in difesa: “Vediamo domani”.
Sulle possibili dimissioni e la voce sulla Roma: “Mi sembra assurdo. Avete ascoltato tutti le parole di Maldini, le ho apprezzate molto. Ho due anni di contratto, l’obiettivo di tutti è riuscire a tornare in Champions League. Il resto sono chiacchiere da bar. Totti? Non lo sento da 4-5 mesi, l’ho chiamato quando ha compiuto gli anni. Sono un tesserato del Milan, non posso parlare con altre società. Sono un professionista, devo tanto a questa squadra. Sarebbe da sciocchi mancare di rispetto ad un club che mi ha dato tanto”.
Sui calci d’angolo: “Non faccio il mago, non avevo garantito nulla. Io so settimanalmente quante sedute facciamo dedicate ai calci piazzati. Se poi un corner o una punizione viene calciato bene o male, non posso garantirlo. Son d’accordo sul fatto che non calciamo bene. Se Suso o Calhanoglu non riescono ad alzare il pallone, è un problema del giocatore. Anche io mi arrabbio, ma cosa posso fare? Forse devo mettermi vicino a loro con una frusta (ride, ndr)”.
Sulla situazione del Milan vista da Gattuso e il rapporto con la Uefa: “Rispondo sulle mie responsabilità, quelle del campo. Abbiamo una grandissima società, con grandi uomini che lavorano per il suo bene. Sono tranquillo, non è un mio problema. C’è gente che ha studiato, molto preparata. Sulla questione Uefa sono tranquillo. Responsabilità? La sento, come tutti gli allenatori. Qui un po’ di più perchè ho giocato e vinto tanto, ma ho sempre pensato che io mi trovo a mio agio quando le cose non vanno bene. Non ho paura, vivo male quando si vince e c’è troppa allegria”.
Sulle rivali: “L’Atalanta ha grande fisicità e grande tecnica, sembrano non fare fatica quando giocano. Hanno grande mentalità, sono unici nel loro gioco. E’ una squadra che mi piace tantissimo, sono molto in forma”.
Su Conti: “Oggi si è allenato a parte, la coscia non andava molto bene. Speriamo possa stare bene, è un giocatore che in questo momento ci può far comodo”.
Su Borini: “Titolare? Domani vediamo”.