Il tecnico del Milan Gennaro Gattuso ha parlato nella classica conferenza stampa pre-partita in vista del fondamentale match di domani sera alle 20.30 a San Siro nel derby contro l’Inter. Derby che vale tantissimo. Ecco le sue parole.
Si inizia: “Ogni derby ha una storia a sè, non dobbiamo pensare a quello di quattro mesi fa. Sarà diverso. Sento dire che l’Inter è morta e che siamo favoriti. Il derby è una partita a sè, servono testa e cuore, oltre al rispetto dell’avversario. Dobbiamo prepararla bene. Voglio vedere grande intelligenza e voglia. Domani San Siro fa record di incassi, dev’essere il nostro dodicesimo uomo in campo. Dobbiamo rispettare l’Inter, ha grandi campioni, possono metterci in difficoltà”.
Sull’Inter: “Pressano molto alti, all’andata non ci hanno fatto respirare. Domani sarà una partita simile, serve coraggio. All’andata non mi era piaciuto l’atteggiamento, ci eravamo rifiutati di giocare. Domani voglio vedere la testa libera. Noi la nostra fase negativa l’abbiamo passata prima. Abbiamo patito le pene dell’inferno, non dobbiamo cascarci. Abbiamo rischiato qualche figuraccia, uscendo ai gironi di Europa League e rischiando di perdere con il Dudelange. Sono una squadra forte, non dobbiamo dimenticarci ciò che abbiamo passato”.
Su Icardi: “E’ difficile rispondere a questa domanda. Per come vedo il calcio io, anche il più forte al mondo deve avere rispetto degli altri componenti dello spogliatoio. Quando qualcuno manca di rispetto nel mio spogliatoio, divento il più cattivo al mondo. Il rispetto dei giocatori, di chi li rappresenta è fondamentale: lo spogliatoio è sacro, mi piace quando con i miei giocatori ci diciamo le cose in faccia”.
Sull’importanza della gara: “Ci giochiamo tanto, è una partita come le altre. Ciò che mi preoccupa di più sono gli strascichi nel caso in cui vada male. Possiamo fargli male e viceversa. Mi preoccupano le dieci partite dopo il derby. Se vinciamo, a livello mentale abbiamo una spinta in più. Bisogna concentrarsi solo su questa partita. Esame di maturità? Come ha detto Calhanoglu, è una partita che può servire a tutti. Siamo un gruppo giovane, può aiutarci per proseguire il nostro percorso”.
Sulla sua personale rivincita: “Sinceramente non cerco nessuna rivincita, dobbiamo continuare a credere nel nostro obiettivo, facendo crescere i nostri giocatori e puntando alla Champions League. Il calcio è bello per questo: anche Allegri era in discussione dopo Madrid, fa parte del nostro lavoro. Mi sento un privilegiato, dobbiamo continuare a credere in quel che facciamo”.
Su Piatek: “La differenza deve farla la squadra, il collettivo. Pochi giocatori vincono le partite da soli, non siamo in condizione di vincere solo grazie ai singoli. Io ho fatto poco con lui. Non parlo tantissimo con lui, non ama parlare. Inizio a vedere qualche sorriso in più, mi fa piacere perchè all’inizio credevo fosse arrabbiato con me. Si cura, gli piace allenarsi. Sa cosa deve fare”.
Su Biglia: “Domani vedrete”.
Sul clima in spogliatoio: “Bisogna parlare il meno possibile. Quando giocavo, la sentivo da solo. Stavo in silenzio, con professionalità. Da allenatore sono uguale. Si sente che c’è un aria diversa, c’è più nervosismo. Non servono urla, c’è già abbastanza tensione”.
Sulla classifica: “Dobbiamo riuscire ad arrivare in Champions League, la posizione non mi interessa. Il Napoli ha un buon vantaggio, è molto forte. Non dobbiamo volare troppo in alto. Ancelotti ha fatto tanto turnover in questi mesi, ha tanti giocatori. L’Europa League non sarà un problema per loro, ma ora ci concentriamo su domani. Io un sarto? Sono un sarto che ancora non finisce bene i suoi vestiti, faccio ancora qualche risvolto sbagliato (ride, ndr). Stiamo migliorando, ma ancora non sono un sarto perfetto”.
Sulla sua impronta nella squadra: “Ci vuole disciplina, bisogna rispettare la società. L’allenatore conta per il 30%, Gattuso idem, poi serve un gruppo di lavoro. I ragazzi stanno migliorando giorno dopo giorno, i meriti sono loro. Una piccola percentuale è anche mia e del mio staff”.
Su Musacchio: “E’ cresciuto molto, ma i meriti della fase difensiva vanno dati a tutti, non solo ai difensori. Musacchio non è solo forte fisicamente, sbaglia pochi palloni tecnicamente. Riesce ad imbucare sempre. Il segreto di oggi è questo”.
Sulle frasi di Berlusconi: “Non l’ho sentito in questi giorni. Suso secondo lui deve fare il trequartista? Quello che dice va rispettato, anche se faccio io le scelte”.