FUTURO GATTUSO – Ormai negare l’evidenza non servirebbe a nulla: i rapporti tra il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis e il tecnico Gennaro Gattuso sono arrivati ai minimi storici. E non si tratta solo della mancanza di risultati; anche la presumibile spaccatura all’interno dello spogliatoio è da ricercare nelle cause che hanno incrinato il matrimonio tra l’ex allenatore del Milan e l’ambiente partenopeo.
Tutto parte dalla sconfitta contro il Milan; nel post gara, Gattuso affermò che “la squadra non possiede la mentalità vincente”, per poi proseguire dopo la debacle casalinga che diede i tre punti allo Spezia: “Forse non sono in grado di spiegare ai giocatori come concludere le azioni”. E contro il Verona: “La colpa è mia, ma alla squadra manca il veleno”.
Se la cosiddetta “cazzimma” non si acquista al mercato, perché il tecnico azzurro continua a darsi colpe e a scaricare le conseguenze sui calciatori? Forse la squadra non lo segue più? Oppure ci sono fazioni interne che alterano il clima di tensione che sembra si possa toccare con le mani?
A questo punto, se davvero De Laurentiis avesse deciso di cambiare, che lo faccia subito senza indugiare; in teoria, stando alle ultime notizie che circolano, il numero uno partenopeo sarebbe pronto ad affidare nuovamente il timone a Rafa Benitez, che tornerebbe a ricoprire il ruolo di allenatore manager.
A lui si devono gli acquisti dei vari Mertens, Albiol, Reina, Callejon, Higuain, Koulibaly; questi sono solo alcuni dei protagonisti che regalarono ben due coppe alla bacheca del Napoli e prepararono il terreno per il periodo sarriano.
E allora che ben venga un vero e proprio direttore tecnico non solo sulla carta, ma anche nei fatti; in questo modo, si potrebbe fare chiarezza sul ruolo di Cristiano Giuntoli, abile nel cedere i calciatori – da applausi l’operazione Milik – ma con qualche remora quando bisogna investire per migliorare l’undici iniziale.
Le sfide contro Spezia e Parma saranno un crocevia importante per il futuro di Gattuso ma soprattutto del Napoli. Con l’ombra di Benitez che aleggia sul capo del tecnico di Corigliano.