FRANCIA-TURCHIA – La UEFA ha deciso di aprire un’indagine disciplinare in merito a quanto accaduto ieri sera allo Stade de France di Parigi. Infatti, a seguito del gol de pareggio di Ayhan siglato contro i campioni del mondo della Francia, la squadra si è esibita in un saluto militare. Episodio identico era accaduto anche durante la precedente gara contro l’Albania.
Il comunicato
“La Uefa – si legge nel comunicato – ha nominato un ispettore etico per avviare indagini disciplinari in merito a potenziali comportamenti politici provocatori da parte dei giocatori della nazionale della Turchia in occasione delle partite di qualificazione del campionato europeo 2020 giocate contro l’Albania l’11 ottobre 2019 e contro la Francia il 14 ottobre 2019.”
Il ministro dello Sport francese tuona: “Chiedo sanzioni esemplari.”
Le reazioni dei calciatori turchi
In tutto questo i calciatori turchi che militano in squadre europee continuano a esprimere il loro sostegno al governo Erdogan: lo juventino Merih Demiral ha twittato: “Felice è colui che si definisce turco.“, celebre citazione del generale Ataturk. Il milanista Hakan Calhanoglu ha scritto: “Siamo con la nostra nazione al 100%, anche nelle difficoltà”. Dura risposta, invece, quella del St. Pauli, che ha immediatamente risolto il contratto di Cenk Sahin (subito ingaggiato dall’Istanbul Basaksehir, la squadra di Erdogan) per un post a favore del presidente turco.