EVERTON ANCELOTTI – Intervistato da “La Gazzetta dello Sport“, Carlo Ancelotti ha detto la sua relativamente all’emergenza Coronavirus e alla sospensione della Premier League.
Così il manager dell’Everton: “Non siamo in isolamento. ma sono scattate le misure di prevenzione del caso di fronte alla situazione sanitaria di un calciatore. Il giocatore ora sta meglio, la febbre è calata e questa è la cosa più importante. Fermare la Premier è stata una decisione giusta e corretta di fronte allo scenario di queste ultime ore. Non si poteva andare avanti. La salute è la priorità. Per tutti: squadre, tifosi, media, lavoratori impegnati nel calcio“.
EVERTON ANCELOTTI – Poi: “Chi può sapere che cosa accadrà. Noi, in teoria, dovremmo rimetterci al lavoro il 22 marzo, ma se la situazione generale dovesse peggiorare., come si può pensare alla ripresa del lavoro? Non conteranno le esigenze del calcio, ma la salute delle persone. Se ancora il Coronavirus sarà in piena esplosione, il calcio non potrà ripartire. La conclusione del campionato? Con estrema sincerità, l’argomento non mi interessa. Il calcio, di fronte alla vita e alla salute, va messo da parte. In queste ore il calcio a mio giudizio ha un’importanza pari allo zero. Quasi mi dà fastidio parlarne. Stiamo assistendo a una tragedia, dobbiamo fare i conti con una pandemia. Nessuno di noi fino ad oggi aveva mai vissuto una situazione del genere. Il bollettino dei morti in Italia è tremendo, somiglia a un bollettino di guerra. Concentrarsi su questa battaglia dovrebbe essere la priorità di tutti, ogni altra cosa non conta più“.