Eintracht-Napoli, Spalletti – La notte di Francoforte, nella quale il Napoli ha polverizzato l’ Eintracht con un netto 0-2, ha donato il sorriso al tecnico azzurro Luciano Spalletti che, nel post partita della sfida europea, ha rilasciato interessanti dichiarazioni ai microfoni di “Sky Sport“.

Eintracht-Napoli, Spalletti – Queste le parole del tecnico di Certaldo:

“La squadra ha iniziato con personalità fin dai primi minuti, ha fatto quello che doveva fare da un punto di vista di ricerca prendendo la partita in mano”.

PASSAGGIO DEL TURNO – “Ci vuole calma, molta calma. C’è da giocare un’altra partita e vincere la prossima. Il maggior nemico è la presunzione quando credi di avere dei vantaggi, Quando non la gestisci bene a livello mentale viene fuori l’episodio. Abbiamo dimostrato di poterci stare e di poter passare il turno ma va comunque passato”.

OSIMHEN – “Osimhen voleva giocare ancora. C’erano degli spazi e voleva sfruttarli. Però si è messo a fare stretching ai flessori e mi sono preoccupato, quindi l’ho sostituito. Poi c’è Simeone che è una certezza”.

OCCASIONI SPRECATE – “Kolo Muani è un giocatore forte, veloce, che se lo lasci lì con metà campo a disposizione diventa un cliente scomodo. La squadra ha gestito. bene facendo quasi 70% di possesso palla nella loro metà campo. Ad essere un po’ pignoli negli ultimi minuti c’era la possibilità di entrargli dentro e creare altri problemi. Invece non siamo stati bravi a entrare e prendere bene il condizionamento rispetto a come stava andando la partita”.

I COMPLIMENTI – “Mi fanno piacere i complimenti però non bisogna alleggerire la cazzimma. La squadra deve essere sempre sul pezzo perché ogni volta che abbiamo alleggerito abbiamo pagato a caro prezzo. Come lo scorso anno. Si deve essere sempre concentrati, determinati. Più si è professionali meglio si va. Siamo venuti a giocare una partita sentendoci dire che giochiamo il calcio migliore d’Italia perché si è in Italia. Ma che vuol dire? Gli altri invece probabilmente hanno fatto la partita all’italiana mettendosi dietro, è solo un luogo comune”

Articolo precedenteGianluca Lapadula, bomber di provincia
Articolo successivoADL senza freni: “ho ceduto giocatori demotivati. Osi e Kvara…”

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui