Clarence Seedorf, campione olandese di Milan e Real, tra le altre, ha espresso perplessità riguardo il sistema calcio.
“Fatico a trovare spiegazioni riguardo una cosa: tutti gli allenatori arrivati al Milan dopo di me, hanno ricevuto proposte; io, al contrario, nonostante abbia fatto bene sulla panchina del Milan, non ho ricevuto nessuna proposta significativa, se non proveniente dalla Cina. Sono stato 20 anni in Italia e non posso definirlo un Paese razzista; è il sistema ad esserlo, più delle persone. Molti operatori di mercato mi confessano di non voler farmi proposte perché temono io possa offendermi, ma non capisco davvero il senso: prima fammi una proposta seria, poi valuto se offendermi”.
Intervenuto a margine dell’evento organizzato da La Gazzetta dello Sport, a Trento, l’ex centrocampista con una brevissima esperienza vissuta anche da allenatore della squadra meneghina, Clarence Seedorf, ha analizzato una possibile correlazione tra il razzismo e la mancanza di proposte di lavoro. Il campione olandese, ancora unico calciatore ad aver alzato la Coppa Campioni o Champions League con tre squadre diverse, che ne fanno una vera e propria leggenda di questo sport, in ventidue partite da allenatore dei rossoneri, ha totalizzato undici vittorie, due pareggi e nove sconfitte, terminando la propria avventura sulla panchina solamente dopo sei mesi dal suo insediamento, datato 16 gennaio 2014.
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