In diretta a “Taca La Marca”, programma in onda su Radio Musica Television, è intervenuto Marcello Campolonghi, ex attaccante di Cesena e Monza. Marcello Campolonghi si è soffermato sullo stato di crisi del calcio e su tanti altri temi.
Ecco quanto emerso.
La ripresa: “Qualsiasi decisione sarà difficile; bisogna far ripartire il calcio nella stessa maniera in cui si sta facendo negli altri settori. Rispetto al lavoro d’ufficio, il calcio è meno rischioso.”
Decurtazioni: “Ai miei tempi i contratti erano diversi e giravano più soldi. Attualmente nelle serie minori ci sono tante difficoltà; i ragazzi di queste categorie fanno fatica ad arrivare a fine mese. Reputo logico decurtare gli stipendi in Serie A.”
Fratelli Inzaghi: “Mi sento spesso telefonicamente con Simone e parliamo sia di calcio che di tanti altri temi. Simone è pronto per poter allenare una big – sottolinea Marcello Campolonghi – è un uomo dalle grandi qualità e di sani principi. Da lui e da Filippo mi aspetto di tutto, hanno una determinazione e una curiosità di imparare fuori dal comune; caratteristiche che hanno permesso ad entrambi di fare molta strada nel mondo del calcio.”
Brescia: “Ho vissuto due anni fantastici, i migliori della mia carriera, abbiamo ottenuto una salvezza e realizzato nella seconda stagione un campionato eccezionale, raggiungendo la massima categoria; poi sono stato ceduto al Milan. Il popolo bresciano mi è rimasto dentro e si risolleverà alla grande da questo brutto periodo”.
Tonali: “Ho avuto la fortuna di giocare con Pirlo e non posso paragonarli, anche perché non conosco Tonali come persona; comunque questo ragazzo ha tutti i mezzi per poter diventare un grande campione. Brescia è stato l’ambiente giusto per lui ed è stato bravo Cellino a farlo giocare un anno di Serie A.”
Miglior partner: “Ho avuto la fortuna di poter giocare con tanti campioni, a Cesena avevo Contaldo, con il quale avevo creato una grandissima intesa; poi a Monza ho duettato con Mino Francioso, mentre a Siena mi sono confrontato con Tiribocchi, sceglierne uno è molto complicato visto che sono tutti ottimi centravanti.”
Sesa-Napoli: “Ci sono tanti giocatori con immense qualità che però non riescono a reggere la pressione di grandi piazze come può essere Napoli, però sono onesto quando dico che David Sesa era un calciatore di talento, a Lecce mi ricordo che fece cose straordinarie”.
Mancata Serie A: “Ho un rammarico di non aver mai giocato in Serie A, mi sono confrontato con grandi campioni in Nazionale per i giochi del Mediterraneo e tutti loro hanno fatto una carriera eccezionale. Se non sono mai arrivato nella massima categoria significa forse che avevo qualcosa in meno, anche se non ho ben capito cosa sia”.