CALCIO NEL MONDO PENNONE SLOVENIA – EuropaCalcio.it ha intervistato in esclusiva Matteo Pennone Šuštar, psicoterapeuta e talent scout, che collabora con l’agenzia D’Alessandro Scouting.

CALCIO NEL MONDO PENNONE SLOVENIA – Pennone Šuštar si è trasferito da circa un anno a Ljubljana e segue con attenzione le vicissitudini del calcio sloveno.

Ciao Matteo, innanzi tutto complimenti per il lavoro che state facendo con la D’Alessandro Scouting. Tu ti occupi della Slovenia, cosa ci puoi dire di questo movimento calcistico così vicino a noi?

“Grazie per i complimenti che sono sempre ben accolti. Esatto io mi occupo della Slovenia, vivo a Ljubljana da circa un anno, in cui mi sono trasferito per motivi familiari. Il calcio in Slovenia, come in Italia è il primo sport, tuttavia i numeri sono molto inferiori in quanto lo stato conta poco più di 2 milioni di abitanti, praticamente un decimo di quelli della Lombardia per capirci.

Anche il budget delle squadre della Prva Liga (il nome della massima competizione slovena) è di molto inferiore a quello delle squadre Italiane, perciò, i clubs sono costretti ad utilizzare molto i giovani del vivaio e a farli debuttare presto nella prima squadra per valorizzarli puntando a venderli in campionati di maggiore caratura. Questa tendenza favorisce la crescita dei giovani che sviluppano precocemente buone doti tecnico-tattiche e la malizia necessaria per giocare nella massima serie.

Talvolta capita che i giovani vengano prelevati anche prima del debutto tra gli adulti come, tra l’altro, capitato col gioiellino Benjamin Šeško prelevato ancora 17enne dalle giovanili del Domžale dal Red Bull Salzburg per una cifra record di 2.5 milioni di Euro. Il resto della storia di questo calciatore è nota, giocherà infatti la stagione prossima in Bundesliga vestendo la maglia del Red Bull Leipzig.

Calcio nel mondo, Pennone Šuštar: “In Slovenia si favorisce la crescita dei giovani”

Un’altra modalità che utilizzano le squadre per tenere i bilanci in ordine è quello di acquisire giovani calciatori dall’estero a zero o ad un prezzo minimo per poi, anche loro, rivenderli qualche stagione dopo a cifre superiori. Un esempio in questo senso è il trasferimento di Antoine Makoumbou al Cagliari per 2.2 milioni di Euro dopo tre stagioni giocate a grandi livelli tra Tabor Sežana e Maribor con un campionato vinto in bacheca.

Purtroppo però non tutte le società sono virtuose e riescono a mantenere i bilanci in positivo. Negli ultimi mesi sono salite alla cronaca le gravi situazioni finanziarie dell’Olimpija Ljubljana e dell’Ilirija 1911, le quali hanno mancato il pagamento di diverse mensilità degli stipendi dei propri tesserati.

Rispetto invece al livello ed alla qualità del gioco del campionato posso dire che il livello è simile alla Lega Pro Italiana, con le squadre principali Olimpija Ljubljana, Maribor e Koper che secondo me potrebbero giocare anche in Serie B italiana.

La cultura calcistica slovena si basa sulla proposizione di una difesa attenta fatta di linee di copertura strette per poi cercare contropiedi fulminei, dando perciò meno spazio alla creatività di quei giocatori tecnici i quali alle volte fanno fatica ad emergere. Tuttavia, questo approccio sta cambiando anche grazie all’arrivo sulla panchina dell’Olimpija Ljubljana di Albert Riera, ex giocatore tra le altre di Udinese e Liverpool.

Calcio nel mondo, Pennone Šuštar: “In Slovenia si favorisce la crescita dei giovani”

Riera da buon spagnolo ha portato la sua cultura calcistica in terra slovena proponendo un calcio moderno basato sulla costruzione da dietro, sul possesso palla e sul pressing ed il recupero della sfera alta sul campo.

Questo approccio ha creato parecchio scompiglio tra le fila delle squadre avversarie, le quali hanno necessitato di alcuni mesi per abituarsi e trovare le contromisure. Questo modo di giocare rivoluzionario in questo panorama sta dando ragione al tecnico di Manacor, l’Olimpija, a metà della stagione sta infatti conducendo il campionato con 13 punti di vantaggio sul Koper secondo in classifica.

La bellezza del campionato sloveno in questo ultimo periodo si ritrova anche nella sua imprevedibilità, nelle ultime 5 edizioni infatti le squadre vincitrici sono state 4: Olimpija Ljubljana, Maribor, Celje e Mura.

CALCIO NEL MONDO PENNONE ŠUŠTAR SLOVENIA – Poi quest’anno c’è stato il rientro di Ilicic, come è stato accolto? Come sta procedendo la sua stagione?

“Ho avuto modo di parlare del rientro di Iličić con alcuni addetti ai lavori del calcio sloveno ed in tanti si sono detti perplessi rispetto al ritorno del giocatore in terra natia vista l’età e per il fatto che fosse fermo da diverso tempo. Io invece l’ho sempre pensata e continuo a pensarla all’opposto.

Parto da un aneddoto, ho avuto modo di incontrare Josip lo scorso 11 settembre 2022 alla partita Bravo – Maribor, alla quale eravamo entrambi spettatori, ben un mese prima che fosse ufficializzato il trasferimento; in quell’occasione oltre a chiedergli un selfie gli ho domandato se stava pensando di tornare a giocare nel campionato di casa, quello sloveno appunto, e lui con un sorriso furbo mi ha risposto con un: ”Forse”.

Probabilmente i contatti già c’erano e mancava solo l’ufficialità e non poteva ancora renderlo pubblico. Comunque, come detto penso sia un grande trasferimento per il calcio sloveno che ri-acquisisce un Campione, uno di quelli con la C maiuscola, che dopo stagioni difficilissime per i noti problemi di salute mentale, probabilmente ha ritrovato un buon equilibrio psico-fisico.

A livello umano questo mi riempie di gioia perché, da Psicoterapeuta quale sono, conosco e comprendo il grande malessere di cui ha sofferto. Inoltre dal suo ritorno ha già giocato quattro spezzoni di partite di campionato dando ancora una volta spettacolo con giocate degne della sua immensa classe, andando anche in goal su rigore da lui conquistato con uno dei suoi dribbling fulminanti sul difensore.

Ora il campionato è fermo per la pausa invernale che qui dura due mesi e di certo con la nuova preparazione atletica avrà modo di recuperare la forma migliore e perciò mi aspetto grandi cose da lui alla ripresa della stagione”.

CALCIO NEL MONDO PENNONE ŠUŠTAR SLOVENIA – Ci sapresti parlare di un talento sloveno emergente che potrebbe salire alle luci della ribalta del calcio internazionale?

“Voglio fare due nomi, uno di un giovane sloveno e uno di un altro giovane non sloveno. Il giovane talento sloveno di cui sentiremo senz’altro parlare è Svit Sešlar 21enne trequartista mancino dell’Olimpija Ljubljana. Svit sta trovando finalmente quella consacrazione sulla quale aveva iniziato a porre le basi la scorsa stagione.

In quella attuale ha contribuito alla causa dei draghi con 8 goals e 1 assist in metà stagione. Come detto Svit è un trequartista ma può giocare anche come ala sinistra da dove può rientrare sul mancino per cercare il tiro.

Sešlar è dotato di un ottimo dribbling col quale salta facilmente gli avversari; un’altra qualità che lo fa brillare è la sua visione di gioco, è infatti abilissimo nel mettere i compagni davanti al portiere con passaggi precisi.

Una caratteristica, a mio avviso atipica per un trequartista, ma che rende il suo repertorio ancora più completo è quella di avere grande abilità di inserimento in zona goal ed essere un rapace d’area.

Calcio nel mondo, Pennone Šuštar: “In Slovenia si favorisce la crescita dei giovani”

Anche le caratteristiche fisiche sono dalla sua parte con 186cm di altezza, parametro, l’altezza, sempre più ricercato dalle squadre di tutte le serie. Non ha ancora debuttato in nazionale maggiore ma posso scommettere che la chiamata non tarderà ad arrivare.

L’altro giocatore che voglio presentare è Simon Nsana centrocampista francese classe 2000 che due stagioni fa il Bravo, club di Ljubljana, ha pescato in Svizzera nel St. Gallen.

Per modo di giocare e fisicità Simon ricorda N’golo Kanté; il talento del Bravo è forte, molto forte in fase di interdizione e recupero palla nella quale fase dimostra grande scelta di tempo negli interventi e nei tackles. Il francese ha però anche doti importanti nella costruzione del gioco, nel centrocampo a due del Bravo, infatti, funge da playmaker dando inizio alle azioni della propria squadra.

Anche lui mancino, come Sešlar, è abile sia nei passaggi corti che nelle aperture sulla fascia a sfruttare l’ampiezza. Sopperisce al fisico brevilineo con doti atletiche straordinarie.

Dispone di resistenza, agilità e velocità di reazione fuori dal comune. Di certo non un centrocampista da molti goal ma comunque quest’anno ha contribuito alle realizzazioni del Bravo in ben due occasioni, di cui una con un gran sinistro a giro nella comoda vittoria dei gialloblu lubianesi sul Tabor Sežana per 4 – 0″.

CALCIO NEL MONDO PENNONE ŠUŠTAR SLOVENIA – Parlaci di te adesso, e del tuo ruolo nella D’Alessandro Scouting

“Mi sono formato in psicologia all’università e ho poi continuato gli studi per diventare Psicoterapeuta; percorso che concluderò a Marzo prossimo. In parallelo agli studi ho lavorato nell’ambito del sociale per molti anni supportando adulti e minori con fragilità psichiche o sociali.

Sono amante del calcio sin da bambino quando facevo collezione degli album di figurine Panini. Ho giocato a calcio fino ai 18 anni senza mai andare oltre la terza categoria.

L’idea di provare ad intraprendere una carriera del calcio mi viene durante il lockdown quando decido di partecipare all’esame di ammissione al corso di Match Analysis della FIGC al quale successivamente vengo ammesso. Questo corso è stata un’esperienza unica ed indimenticabile perché oltre a darmi le basi necessarie per poter lavorare nel mondo del calcio mi ha permesso di mettere piede a Coverciano e di conoscere altri ragazzi che come me hanno lo stesso sogno e coi quali sono in contatto ancora oggi a distanza di anni.

In seguito al corso ho collaborato per una stagione come match analyst ed allenatore in seconda alla Triestina Victory, la seconda squadra della Triestina Calcio 1918. Opportunità questa che mi ha permesso anche di entrare in contatto con lo staff di Christian Bucchi col quale ho collaborato come match analyst per gli sfortunati playoff di Lega Pro della stagione scorsa.

In parallelo ho anche collaborato come performance analyst da remoto per la prima squadra femminile del AFC Wimbledon. Collaborazione nata per caso ma che mi ha permesso di crescere a livello professionale e che mi ha dato diverse soddisfazioni personali.

Calcio nel mondo, Pennone Šuštar: “In Slovenia si favorisce la crescita dei giovani”

Nel calcio sloveno ho avuto modo di collaborare come freelance match analyst per il Tolmin e la nazionale U15 della Slovenia. L’estate scorsa ho inoltre conseguito il diploma da allenatore UEFA C.

Per quanto riguarda la collaborazione con Giulio e la D’Alessandro Scouting anch’essa inizia nell’estate del 2022, quando volevo mettermi alla prova in un ambito calcistico per me affascinante ma nel quale non mi ero ancora sperimentato, quello dello scouting appunto. Fin da subito con Giulio ed Emanuele c’è stata un’ottima sintonia e una completa condivisione negli obiettivi. Il mio ruolo è quello di scout per i campionati sloveni.

Settimanalmente trasmetto a Jacopo, il nostro capo scout, le notizie e i report dei giocatori che durante la settimana visiono al PC e nei weekend dal vivo sui campi lubianesi. Il periodo della finestra di calciomercato è però quello più entusiasmante e vivace; infatti quotidianamente l’agenzia riceve richieste dai club ai quali bisogna prontamente rispondere proponendo dei giocatori rispondenti ai target.

Nel mio ruolo mi attivo filtrando da Transfermarkt i profili dei giocatori adatti alle richieste e poi mi metto ad analizzarli ai raggi X nei video delle partite. Infine trasmetto al capo scout i dati ed i contatti solo di quei giocatori che mi convincono al 100%.

Parallelamente al lavoro di scouting da Febbraio diventerò assistente allenatore della Under 14 del Bravo. Inutile dire che sono impaziente di intraprendere questo nuovo step della mia carriera calcistica!”.

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