Calafiori Roma: il terzino classe 2002, trasferitosi a titolo definitivo al Basilea, ha rilasciato diverse considerazioni
Riccardo Calafiori e la Roma, tra passato, presente e futuro, si è raccontato ai microfoni di “Cronache di Spogliatoio” sui profili social della pagina. Il terzino classe 2002, grande promessa delle giovanili giallorosse, si è trasferito al Basilea, nel corso della sessione estiva del calciomercato, a titolo definitivo.
Calafiori ha poi parlato anche del rapporto intercorso con Mourinho, per il quale non ha lesinato parole di stima: “Avevamo un buon rapporto col Mister: lui usa bastone e carota con i suoi giocatori. Sicuramente, quando usa il bastone, ti fa anche parecchio rosicare. Poi, però, è il primo ad abbracciarti nel momento in cui ti riscatti da un errore. Grazie a lui, mi rendo conto di poter affrontare le difficoltà con più spensieratezza: sarà un grande insegnamento per la mia carriera e, per questo, devo ringraziarlo. Lui parla in faccia e ti dice le cose come stanno: è un sul grande merito”.
Il terzino ha concluso l’intervento parlando anche del presente, con l’avventura in Svizzera, al Basilea, club blasonato col quale ha già collezionato dieci presenze tra Campionato e Conference League.
Competizione, quest’ultima, nella quale potrebbe anche affrontare la Lazio, in quello che potrebbe rappresentare un proprio personalissimo derby. “Se capitasse di giocare contro la Lazio, sarebbe davvero stimolante. Da tifoso della Roma, poi, sarebbe tutto amplificato, anche se mi ritengo un professionista e riesco a scindere le cose. Certo, non sarebbe un gara facile, ma vi assicuro che il Campionato svizzero non è ad un livello così basso. Si predilige molto più la tecnica, si perde palla velocemente e, lo sforzo fisico, è elevato considerando i ritmi di gioco”.
“In generale, a Basilea si sta davvero bene e ritengo quest’esperienza molto formativa. Mi sto cimentando anche con lo studio della lingua tedesca e pensavo fosse impossibile, inizialmente. Ci sono tutti i presupposti per fare bene e vivere da professionisti: la sera, dopo allenamento, si torna a casa e ci si riposa”.
Ultima chiosa su come avrebbe affrontato da calciatore la delicata situazione che sta colpendo i vertici societari della Juventus: “È una situazione abbastanza sconvolgente e sono sicuro non aiuterà la squadra a fare meglio. Da tifoso della Roma, confesso che bisognerebbe approfittare di questo caos subìto da un’avversaria per poter ambire in alto e rendere concreto l’obiettivo Champions League”.