In questo avvio di campionato, anche chi non segue il Cagliari ha notato un giocatore dalle caratteristiche importanti nel calcio moderno e non diffuse in Serie A: quelle di Zito Luvumbo.
Osservando il 21enne angolano, colpisce la sua corsa e fantasia, la volontà di cercare di superare l’uomo, quasi opponendosi ad un calcio nostrano molto tattico. D’altronde, la superiorità numerica si crea anche con i duelli nell’uno contro uno che però vanno dosati sia per una questione di energie, sia per un discorso di strategie: gli avversari, facendo sistematicamente una giocata, imparano a conoscerti e attuano contromisure. Inoltre, attenzione alla troppa esuberanza e ai cartellini gialli, già due in sei partite di campionato.
Come ha detto mister Ranieri, un “diamante grezzo” sul quale si sta lavorando e si punta molto ma non dev’essere la soluzione a tutti i problemi del Cagliari, colpito da numerose assenze nel reparto offensivo, Lapadula e Pavoletti su tutti. Risorsa, ma al momento elemento imprescindibile dato che in questo ritorno nella massima serie, per i rossoblù è solo Luvumbo ad essersi iscritto nel tabellino dei marcatori, segnando contro Bologna e Milan (e un palo contro l’Udinese) In entrambi i casi, reti di gran fattura che sembrano promettere bene: nello scorso campionato di Serie B, 41 presenze e 5 gol per un ragazzo che ha iniziato nel Cagliari U19 prima della brevissima permanenza al Como per poi tornare in Sardegna. Sull’isola, la volontà è quella di averlo a lungo e crescere insieme: data 29 agosto 2023, il contratto è stato rinnovato fino al 2027.
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