BOLOGNA INTERVISTA ARNAUTOVIC – Intervistato da “La Gazzetta dello Sport“, Marko Arnautovic ha tracciato un bilancio di questi suoi primi mesi al Bologna.

Così il bomber austriaco: “A chi mi chiedeva “Ma perché il Bologna?” ho risposto che sicuramente a qualche calciatore dell’Atalanta sei anni fa avevano chiesto la stessa cosa. “Why Atalanta?”. Ora guarda dov’è l’Atalanta. Il percorso qui è quello, piano piano…“.

BOLOGNA INTERVISTA ARNAUTOVIC

BOLOGNA INTERVISTA ARNAUTOVIC – Prosegue: “Nel dicembre 2020 si fecero vivi. Risposi no, non posso: dovevo terminare il mio percorso a Shanghai. Poi il Bologna si è rifatto vivo e a differenza di altri non ha fatto chiacchiere inutili: ha presentato un progetto tecnico e contrattuale. Così si fa. E quando prima dell’Europeo ho sentito Sinisa, beh, ho detto: è la mia squadra. Magari potevo andare in un team più grande? Io non sono da panchina, un’opzione: io gioco“.

Poi: “Sono tornato per chiudere un cerchio e non per rivincita. La mia nuova carriera è nata nello Stoke: ero focalizzato sul calcio. Come col West Ham. Periodo bellissimo in Inghilterra. Alla fine del quale mi sono chiesto: costo poco, sono in forma, ho fatto bene, ma perché nessun top club mi chiama? Sappia una cosa: quando qualcuno ti dice che non fa le cose per soldi non è così. È una bugia. Ma quando sei in campo ai soldi non ci pensi mai“.

 

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