In diretta a “Taca La Marca”, programma in onda su Radio Musica Television, è intervenuto Marco Ballotta, ex portiere di Lazio, Inter e Modena tra le tante. Marco Ballotta si è soffermato sullo stato di crisi del calcio e su tanti altri temi.
Ecco quanto raccolto.
Verso la ripresa: “È una situazione molto delicata e ogni decisione deve essere ben pesata. Bisogna essere responsabili e da poco tempo si è deciso di riprendere gli allenamenti. Nel complesso non c’è una linea comune e generale e di conseguenza regna un po’ di confusione. È giusto ripartire con tutte le precauzioni del caso. Io avrei aspettato e organizzato un campionato unico, finendo il vecchio e ricominciando subito il nuovo”.
Decurtazioni: “Dal punto di vista dilettantistico si tornerà indietro di 40 anni, l’idea di giocare per divertirsi tornerà di moda, se le aziende non hanno entrate non so come possano investire sul calcio in sponsorizzazioni. Ci sarà un cambiamento e una linea deve essere data anche dalla federazione, sarà il tasto dolente visto che non ci sono entrate”.
La preparazione del portiere: “È soggettiva, ci sono portieri che hanno bisogno di allenarsi in campo, mentre quelli più esperti riescono in qualche modo a sopperire a tale assenza. L’aspetto mentale è determinante”.
Sprint Scudetto: “La Lazio era molto forte psicologicamente e la sosta potrebbe aver diminuito l’entusiasmo che era scaturito con le tante vittorie consecutive, invece la Juventus ha una squadra fortissima che si basa molto sulle individualità, differentemente dalla Lazio che fa dell’unità il suo valore aggiunto”.
La crescita della Lazio: “La politica della Lazio è chiara, ha fatto colpi importanti e ha valorizzato diversi giocatori. Hanno un grande gruppo e dalla vittoria di Cagliari c’è stata la svolta. I biancocelesti hanno una maggiore continuità rispetto alla passata stagione – sottolinea Marco Ballotta – e stanno esprimendo il loro massimo potenziale. Penso che questa Lazio per qualche anno possa combattere ad alti livelli. Per giocarsela però alla pari di Juventus ed Inter bisogna incrementare il fatturato e non penso che la politica di Lotito preveda questo”.
Strakosha: “Lo vedo migliorato ed è più sicuro tra i pali. Commette meno errori e quest’anno sta avendo un rendimento importante, dà tanta fiducia alla difesa, ha ancora un bel margine di miglioramento”.
Donnarumma: “Donnarumma può fare tutte le esperienze che vuole. Può rimanere al Milan, ma se vuole lottare per obiettivi più importanti potrebbe decidere di andare via. Un suo trasferimento aiuterebbe il club visto che porterebbe un introito economico non indifferente”.
Meret-Ospina: “Il ballottaggio è giusto, ci vuole un titolare ma se non fa ciò che deve è giusto che sia rimpiazzato. Meret e Ospina si equivalgono ma il colombiano ha più esperienza. Mi piace tanto Meret, ha qualità importanti anche se fa qualche errore di troppo, ma questo è giustificato dall’età. Personalmente preferisco l’italiano, ma Gattuso al momento ha scelto la capacità con i piedi del colombiano”.