ATALANTA VALENCIA/ Il fato sembra simpatizzare per la Dea. I sorteggi di Nyon poche ore fa hanno stabilito le prossime avversarie delle italiane agli ottavi di Champions. Se al Napoli la fortuna è stata avversa estraendo il Barcellona di Messi, per Juventus e Atalanta sono capitate due delle squadre più abbordabili delle rispettive fasce.

Lione contro i bianconeri, ma soprattutto gli spagnoli del Valencia contro l’Atalanta di Gasperini. Meglio di così non poteva sperare Percassi, ma gli ottavi rimangono sempre molto complicati da affrontare. Scopriamo insieme chi sono gi prossimi avversari della Dea.

NUOVA VITA- Il Valencia in campionato si trova ad un solo punto dal quarto posto; e il pareggio imposto al Real certifica l’identità europea degli spagnoli. Questo è frutto di quella rivoluzione tattica e societaria avvenuta questa estate, quando il tecnico Marcelino e i dirigenti Logoria e Alemany sono stati allontanati; a prescindere dagli ootimi risultati della passata stagione.

Ora alla guida dei valenciani c’è Albert Celades, bravo a tranquillizare l’ambiente e riprendere in mano la squadra nei suoi momenti di massima tensione.

IL GIRONE- Gli spagnoli hanno fatto più fatica del previsto, ma alla fine sono riusciti a passare il gruppo coem primi, davanti al Chelsea. Fondamentale è stata la vittoria di Amsterdam all’ultima giornata, che ha segnato la clamorosa eliminazione della semifinalista Ajax dalla Champions.

Con la scontata eliminazione della Cenerentola Lille e un cammino zoppicante dei lanceri olandesi, era solo questione di tempo scoprire chi tra Valencia e Chelsea avrebbe passato per primo il gruppo.

LA STELLA- Il gioco di squadra è stata l’arma fondamentale, ma anche il Valencia ha una freccia speciale nella sua faretra. Rodrigo Moreno l’attaccante più costante degli ultimi 5 anni. In estate sembrava quasi scontato il suo passaggio all’Atletico, ma il classe ’91 è voluto rimanere con i suoi compagni. Suo è stato il gol qualificazione di Amsterdam, ma da tempo sta dimostrando il suo valore a suon di reti e assist: 56 gol e 40 assist in totale in questi 4 anni  con la stessa maglia, ma soprattutto prestazione che gli hanno consentito la chiamata in nazionale, dove già registra 8 reti in 22 presenze.

LA PROMESSA- Ferran Torres è il talento più puro di questa squadra. Classe 2000, il centrocampista è esploso sotto la guida di Marcelino la scorsa stagione, ma anche quest’anno viaggia su ritmi davvero impressionanti per la sua giovane età. La rojita già da tempo se lo coccola, ma non è da escludere una chiamata anche da parte di Luis Enrique per il prossimo europeo delle Furie Rosse.

FORMAZIONE TIPO- Come già detto, Celades ha voluto cavalcare l’onda lasciata da Marcelino, e per questo motivo dal punto di vista tattico il 4-4-2 continua a dare fiducia alla squadra, anche se a tratti in base alla situazione contigente e alle defezioni, si è assistito anche al 4-3-3.

Ricordiamo che il Valencia ha affrontato il gruppo con molte defezioni, tra le quali Cheryshev, Kondogbia, Piccini e Guedes. Giocatori titolari all’inizio, ma che ora potrebbero anche non ritrovare la titolarità, visto i progressi dei loro sostituti.

Ecco la formazione tipo: (4-4-2) Cillesen; Waas (Soler), Gabriel Paulista, Garay, Gaya; Ferran Torres, Parejo, Coquelin (Kondogbia), Guedes, Gameiro (Maxi Gomez), Rodrigo Moreno

I PRECEDENTI- Non ci sono precedenti ufficiali in Champions tra le due squadre, ma si registra l’amichevole disputata nel 2017 in estate; dove furono i nerazzurri ad aggiudicarsi il trofeo Naranja al Mestalla, per 1-2. Reti di Toloi e Palomino, ancora titolari inamovibili della Dea, e chissà che non possano ripetersi già a febbraio.

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