Il tecnico dell’Atalanta Gian Piero Gasperini è intervenuto alla trasmissione “Radio Anch’io lo Sport” su Radio Rai 1 per parlare dello straordinario avvio di stagione della Dea. I nerazzurri si trovano al secondo posto in solitaria, a soli due punti dal Napoli capolista. Nonostante ciò Gasperini vuole restare con i piedi per terra, soprattutto nei confronti di chi parla di Scudetto.

ATALANTA, GASPERINI: “COPPA ITALIA OBIETTIVO PIU’ RAGGIUNGIBILE PER NOI”

Sul rapporto con Bergamo: “Non è una cosa usuale nel nostro campionato che un allenatore rimanga per così tanto tempo nello stesso club. Qui c’è un ambiente ideale per lavorare e con tante soddisfazioni”.

Sulle condizioni di Toloi e Zapata“Zapata da domani dovrebbe tornare con la squadra e quindi potrebbe essere disponibile dalla prossima partita. Per Toloi ci vorrà una settimana in più ma finalmente stiamo svuotando l’infermeria”.

Sulla squadra: “Qualcuno dice che l’Atalanta ha cambiato pelle ma devo dire che è cambiata molto la squadra. Alcuni giocatori sono andati via, altri non li abbiamo ancora avuti in questa stagione. È evidente che c’è stato un cambiamento nella squadra importante, però quello che ci ha permesso di fare risultati buoni ha aiutato anche i nuovi inserimenti, soprattutto giovani, a trovare fiducia. Penso e spero che nel tempo questa squadra possa crescere sul piano del gioco come fatto nel recente passato. Difficile avere risultati migliori di quelli avuti, ma l’inserimento di questi giovani lascia sperare che questa squadra abbia una maggiore qualità da esprimere”.

Sulla Coppa Italia: “È chiaro che la Coppa Italia sia il traguardo più raggiungibile. Non è che possiamo mettere l’obiettivo di vincere il campionato. Poi le coppe europee sono più difficili da conquistare anche se l’anno scorso la Roma ha vinto in Conference. Le squadre italiane in Europa sono in difficoltà. In Coppa Italia siamo arrivati in finale due volte, senza vincere. Ma è la coppa più raggiungibile”.

Su Lookman“Nonostante sia un ragazzo giovane, è evoluto. Io gli assegno 5 gol perché ha segnato anche a Monza. E’ un ragazzo che è cresciuto col Lipsia, ha avuto esperienza in Inghilterra. Quando è arrivato da noi ho avuto la sensazione di un giocatore evoluto che conosce il calcio e che è entrato subito nei nostri meccanismi. E’ un giocatore inserito che non ha bisogno di altri tempi per dare un contributo straordinario”.

Sulla stagione: “Quest’anno è una stagione anomala per il Mondiale. Ho la sensazione che tutti stiano interpretando queste ultime cinque partite come un finale di campionato. Tutti vogliono raggiungere la miglior posizione per poi ripartire bene a gennaio. È difficile fare confronti con le stagioni precedenti. Ci sono delle stagioni dove abbiamo fatto meglio prima e altre meglio dopo. L’anno scorso il Napoli pensavo potesse vincere lo scudetto e invece poi è stata la prima ad avere un calo. Basta una giornata o due per cambiare il morale della squadra. noi abbiamo il vantaggio che senza obiettivi precisi possiamo pensare alla crescita senza guardare la classifica”.

Sul vivaio: “L’Atalanta ha ancora molti giocatori tra B e C in prestito. Dobbiamo constatare che il vivaio dell’Atalanta come altri grandi vivai, è un po’ in calo. Quando sono arrivato io c’era una miniera di talento. Ho trovato un sacco di giocatori pronti. Era un orto molto più numeroso. Questo è un problema per il nostro calcio dove si vedono meno giocatori importanti, meno primavere forti e meno giocatori di prospettiva. Quelli che sono in squadra sono i migliori che ci sono. Potrebbe essere un problema anche per l’Atalanta oltre che per il calcio italiano in generale”.

Sulla pausa per il Mondiale: “È un’interruzione molto anomala e ci stiamo interrogando anche su questo. Faremo una pausa iniziale visto che il periodo è molto lungo, 50 giorni di stop, più che in estate. Ricominceremo con una prestazione simile a quella estiva. Metteremo molte amichevoli, per ora ne abbiamo già fissate 4 con squadre straniere. Quello di novembre e dicembre è un periodo di buona condizione per i giocatori di solito. Il campionato è in un momento vivo e questa interruzione sarà una cosa nuova per tutti”.

Sullo Scudetto: “Il mondo del calcio spinge in tutt’altre direzioni, verso squadre con più seguito, che sembra il primo requisito per competere. Noi non possiamo dire, con le nostre risorse, che lottiamo per lo scudetto. Questa è la realtà di cui dobbiamo prendere atto. Punteremo alla Coppa Italia. Per quanto mi riguarda, arrivare in Champions per tre anni vuol dire aver acceso tutti i riflettori”.

 

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