Aouar Milan: il talento francese in forza al Lione sarebbe il grande obiettivo dei rossoneri per il mercato di gennaio

Il possibile identikit stilato da Stefano Pioli per apportare maggiore qualità e quantità sulla trequarti del Milan potrebbe possedere le stigmate di una grande occasione di mercato proveniente da Lione: Houssem Aouar.

Il contratto che lega il trequartista transalpino alla società francese scadrà nel giugno 2023: occasione appetibilissima per il Diavolo, che avrebbe puntato i radar sul centrocampista di origine algerina già per il mercato di gennaio.

La volontà del calciatore di provare un’esperienza lontana dalla città natale, Lione, unita alla necessità della società francese di monetizzare sul cartellino per evitare di perdere a parametro zero il trequartista, potrebbero incanalare la trattativa sui binari giusti per permettere ad Aouar di sbarcare a Milanello.
Dopotutto, la società transalpina pare già rassegnata a privarsi di uno dei maggiori talenti della squadra, nonostante al trequartista vengano ancora affidate le chiavi del centrocampo. Le sei presenze accumulate in Ligue 1, infatti, sono figlie di un infortunio alla caviglia che ha tenuto lontano Aouar dai campi per più di un mese.
Il classe 1998 potrebbe rappresentare il grande colpo della dirigenza rossonera del mercato invernale, con Maldini e Massara pronti a ridurre la forbice tra domanda (circa 20 milioni) e offerta mediante l’inserimento di Yacine Adli. L’ex Bordeaux, secondo quanto riportato da Sportmediaset, potrebbe essere la chiave giusta per chiudere una trattativa che potrebbe consentire a Stefano Pioli un definitivo cambio modulo e rimodellare così il 4-2-3-1 con un 4-3-3.
La folta concorrenza europea per un calciatore considerato un vero e proprio predestinato del ruolo in patria, costringerà il Diavolo a tentare l’assalto al trequartista già nel corso di queste settimane. La famiglia, che cura i diritti sportivi di Aouar, pare intenzionata a valutare tutte le offerte che condurrebbero il trequartista lontano da Lione.
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