ADL torna a parlare – Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, è tornato a parlare dopo il silenzio della società negli ultimi 4 mesi. Il patron azzurro non parla dallo scorso 21 Febbraio a causa dei deludenti risultati ottenuti dal suo club.
Queste le parole del numero 1 del Napoli live da una conferenza stampa nella capitale:
“Vi ringrazio di essere qui. E’ chiaro che sono stati momenti difficili per il Covid, non ci aspettavamo. Ci ha colti impreparati, già nello scorso campionato abbiamo tardato la fine non abbiamo avuto tempo per programmare l’anno dopo. Ognuno pensa ai propri egoismi. Non sapevamo se ci fosse stato il pubblico. Che senso aveva pensare agli Euro 2020? Non abbiamo avuto tempo di fare di un ritiro e un mercato vero, abbiamo fatto le corse per creare degli assist agli istituzionalisti? Coloro che non investono i loro solidi e stanno lì grazie a noi, invece di lavorare per noi ci hanno creato problemi.
Adesso stavo leggendo che visto il premier inglese ha castigato i protagonisti della Superlega gli si accorda (con contagi o non contagi) la possibilità di fare la finale a Londra. Io mi ricordo quando è partito il primo lockdown, una settimana prima mi si chiedeva di andare a giocare in Spagna. Io ho detto che stava per scoppiare la terza guerra mondiale. Mi è stato chiesto di prendere un aereo Napoli-Parigi e poi spostarmi in Spagna. Ma allora per voi è più importante i soldi e non la salute?
Tra poco pubblicheremo i calendari, ma chi ci garantisce? Io lo chiederei a Draghi, ma deve prendere atto che ci sono più di 30mln di italiani che trovano nel calcio una valvola di sfogo, l’80% di loro, ovvero 24 sono uomini che lavorano per il paese, allora perché tu ti disinteressi completamente al mondo del calcio che è una valvola di sfogo importante? Hai una grande credibilità in Europa, perché non convinci i tuoi colleghi a resettare tutte le partenze dei campionati posticipandone l’inizio ad una data per avere più serenità vaccinale? Perché in Europa non è obbligatorio fare i vaccini e sento gente che non vuole vaccinarsi!
Voglio dire, difronte all’ineluttabilità e la non certezza, caro Draghi perché ti disinteressi allo sport nazionale numero uno? Non hai forse considerato che qui in Italia, il cacio ha una valenza economica importante però per colpa del covid è sotto di 1 miliardi e mezzo e non mi sembra che il Governo si sia messo una mano sulla coscienza e abbia tolto il burocratichese della Federcalcio e apra la porta di innovazione. Tutti i conti sono in rosso, serve una soluzione!”
ADL torna a parlare – De Laurentiis risponde poi alle domande dei giornalisti presenti:
“Rimproverare altri è la strada più corta, puoi aggiustare i cocci ma se li riaggiusti si rivedono sempre. E’ stato un anno e mezzo improprio, tra Covid e senza il tifo allo stadio, le gare sembrano giocate in un acquario. La presenza fonica delle voci degli allenatori sembrano stordenti, ma la squadra deve trovare da sola la sua miglior rappresentazione del gioco dopo essere stata preparata in settimana. In ogni gara c’era qualcosa di irreale.
Non mi rimprovero di nulla. E’ stato un campionati falsato, ma per tutti. Poi la dietrologia ti fa fare brutti pensieri, ma non è il mio caso. Napoli-Verona? Sono andato negli spogliatoi durante l’intervallo, mi ha fatto piacere vedere il gol segnato che mi ha rilassato, non mi ha fatto piacere vedere il pareggio. Sai tu arrivi alla fine di un campionato così negativo e complesso sul piano della tensione nervosa, perché giochi su un filo di lana il posto, dove anche il risultato degli altri conta più di qualunque altra cosa e dove nel corso dell’anno sei stato bastonato in alcune gare dove meritavi di avere qualcosa di più (a livello di resa).
Poi c’è l’episodio del Cagliari… Non ho nulla da recriminare, è stato un anno e mezzo falsato. Abbiamo fatto un assist agli Euro senza sapere nulla. Noi stiamo pensando di partire dal 22 agosto senza sapere se avremo la possibilità di avere i tifosi allo stadio. Vorrei che qualche collega mi chiedesse di non iniziare il campionato, qualcuno ci seguirà.
Superlega? Se mi ha chiamato Perez? Non mi ha mai contattato, non sono mai stato a favore della Superlega perché faccio un discorso economico con loro. I problemi dell’economia del calcio non li risolvi così, li risolvi se prendi coscienza che Champions e Europa League non servono a nessuno, non servono ai nostri bilanci. Florentino ha inventato la Superlega che è una grandissima cretinata. I 5 paesi più importanti sono quelli che fatturano di più, possono permettersi dei calciatori più importanti e costosi. Tu devi dare la possibilità democratica di poter competere, se l’Udinese il Verona o la Fiorentina arrivano tra i primi 6 ha diritto a partecipare al campionato europeo!
Come andrà a finire? Dovrebbe prevalere il buon senso, che tutti gli attori del sistema si possano sedere intorno a un tavolo. Ma se faccio giocare Juve contro il Crotone, difficile che il Crotone possa battere la Signora. C’è un democraticità centro, è vero che Veltroni nel ’96 disse: “Le società di calcio non sono dei club, ma delle spa con bilanci a posto e finalità lucrative”.
ADL torna a parlare – Mondiale in pieno in inverno? Un’altra super ca**ata del secolo. Parliamo della Fifa, istituzioni. Ma lì sarebbe nati degli interessi nati illo tempore, ad opera dei qatarini e quello che era valido pre Covid ora non è più valido. L’impresa privata rispetto all’istituzione sa mutuare gli investimenti, mentre le istituzioni si basano su sorrisi e strette di mano. Ho detto ai nostri: “Perché dovremmo dargli i nostri calciatori? Ci pagano quanto dovremmo avere? E se qualcuno si fa male ci rimborsano”. Quest’anno volevano pure le olimpiadi… “Però ADL ha negato a Fabian Ruiz di andare a Tokyo?”. Allora visto che ci sono tutte queste situazioni aperte obbligo di ridurre i campionati a 16 squadre, così si riducono le partite.